Agenzia delle Entrate, incertezza dopo la sentenza della Consulta

A distanza di 20 giorni ancora nessuna indicazione per proprietari e inquilini

Ancora nessuna notizia o circolare esplicativa da parte dell'Agenzia delle Entrate, a distanza ormai quasi di un mese dalla emanazione della sentenza n.50/2014 da parte della Corte Costituzionale, che ha sancito la illegittimità costituzionale del d.lgs 23/2012.

Eppure ce ne sarebbero di cose da spiegare ai cittadini:

1) Che valore giuridico o fiscale ha, adesso, la registrazione del contratto di locazione effettuata dall'inquilino ai sensi di una legge che non c'è più?

2) Detta registrazione ha valore con riferimento al contratto precedente che non era stato registrato e che, quindi, può considerarsi  valido a tutti gli effetti?

3) Che valore ha la registrazione quando l'inquilino ha denunciato un contratto verbale e, quindi, radicalmente nullo?

4) Soprattutto, che fine fanno i soldi di queste registrazioni (con gli interessi e le sanzioni ) fatte in base ad una legge incostituzionale?

5) Lo Stato restituirà questi soldi o no?

Come si vede, il tema è vasto e le domande sono tante.

Le risposte a queste domande, peraltro, non hanno solo una valenza fiscale, in quanto le relative risposte sarebbero rilevanti anche per dare ai Giudici gli strumenti per decidere il contenzioso già aperto (e che era sospeso in attesa della sentenza della Corte), nonché quello che si sta muovendo (e non è poco) dal giorno successivo alla pronuncia della Consulta.

Il Direttore Generale dell'ADE, Attilio Befera non sembra preoccuparsi troppo di dare una risposta a questi interrogativi,  preso com'è ad autoincensarsi per i risultati (peraltro scontati) della Guardia di Finanza a Cortina.

Invece, sarebbe opportuno che prendesse carta e penna e spiegasse ai cittadini quale è la posizione dell'ADE in merito a questo pastrocchio tutto italiano che ha visto lo Stato (con l'Ade e la Guardia di Finanza in prima linea) sostenere una legge che puzzava a un miglio di incostituzionalità, promuovendola addirittura porta a porta con i c.d. "camper della legalità".

Ma queste spiegazioni adesso non le chiedono più i piccoli proprietari, parte martoriata per tre anni da questa legge. Ovvero non solo loro.

Ora sono gli inquilini a protestare per essere stati usati dallo Stato con la illusione di un contratto di locazione a buon mercato e poi abbandonati a se stessi.

Certo, gli inquilini che, senza farsi troppe domande, hanno ceduto alle lusinghe del legislatore hanno le loro colpe,  perché hanno agito esclusivamente nel loro interesse e non certo per il nobile intento di combattere l'evasione fiscale. Fosse stato così avremmo avuto migliaia di denunce anche prima del famoso decreto, cosa che non mi risulta.

D'altro canto, l'attuale silenzio dell'Agenzia delle Entrate è assordante.

Mi rendo conto che, dopo quello che è successo, dare delle risposte plausibili e convincenti ai cittadini non è impresa facile e si rischia di peggiorare la situazione.

Però, dott. Befera….se c'è, batta un colpo….

Avv. Paolo Cotronei

 

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