Colleferro, lavoratori Coop scioperano contro chiusura punto vendita

I lavoratori hanno scioperato per l’intera giornata lavorativa per protestare contro la paventata chiusura dell’Ipercoop di Colleferro

“L’amministrazione è al fianco dei lavoratori, il depauperamento del tessuto economico non si verificherà soltanto con la chiusura della Coop, ma anche se i 70 lavoratori di Colleferro passeranno dai contratti di oggi a contratti che potrebbero svantaggiarli dal punto di vista dei salari e dei diritti. Non permetteremo la creazione di un mercato del lavoro completamente senza regole, perché il tessuto post industriale di questa città è stato già messo duramente alla prova e non può essere compresso ancora una volta.

Tanto più se le ragioni economiche non sono chiare”. Lo ha detto all’agenzia di stampa Dire il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, che stamattina, assieme al presidente della Commissione lavoro del comune della cittadina in provincia di Roma Marco Gabrielli, ha raggiunto i lavoratori dell’Ipercoop di Colleferro in sciopero nel piazzale antistante il centro commerciale che sorge lungo la via Casilina.

I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia per l’intera giornata lavorativa per protestare contro la decisione del Cda di avviare un’indagine di mercato per individuare acquirenti per la cessione degli otto punti vendita Coop del Basso Lazio, tra cui l’Ipercoop di Colleferro, ristrutturata recentemente con oltre un milione di euro.

“Se il bilancio di Coop è in negativo per l’investimento fatto, che di certo non si può ammortizzare in 20 mesi, e il trend delle vendite è in crescita, come mi confermano i dipendenti del punto vendita di Colleferro, io non capisco qual è il tema – continua il primo cittadino – Con un trend di vendite in crescita si può prevedere a breve un bilancio in positivo, poi il supermercato può essere riorganizzato, può cambiare l’orario, ma non ha senso chiuderlo.

Tra l’altro il comune di Colleferro ha aperto lì dentro una farmacia comunale che fattura un milione e mezzo di euro l’anno, e non vorremmo avere problemi con eventuali chiusure o dismissioni.

Non ho conferma della cessione a Conad – chiarisce Sanna – e non ho nulla contro gli altri operatori privati, però la presenza di Conad in questa città sarebbe produttiva di un monopolio. Se prendesse gli spazi Coop, infatti, saremmo al quinto Conad, e la concorrenza, che da molti punti di vista sull’agroalimentare è importante, sarebbe a rischio.

“Quello che a noi preme tutelare al massimo – aggiunge il presidente della Commissione Lavoro Gabrielli – è l’occupazione, perché questo è un territorio prettamente industriale che negli anni ha visto perdere pezzi importanti di industria, sia per chiusura che per delocalizzazioni. Questo territorio- avverte Gabrielli- non può permettersi più di perdere alcun posto di lavoro.

Per noi Coop è garanzia di legalità, quindi cercheremo in tutti i modi di tutelare sia l’occupazione che il marchio Coop. Ci batteremo per tutti i lavoratori, anche per gli indiretti, cercheremo di far mantenere i salari e i diritti accessori acquisiti nel massimo delle nostre possibilità. Abbiamo sentito anche i rappresentanti istituzionali di Velletri, Frosinone e Pomezia- conclude- sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda”. (Ara/Dire)

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