Frosinone, mistero sulla morte della badante romena

L’esame cadaverico esclude la morte violenta: da stabilire se sia stato suicidio o decesso accidentale

Il timore per questa eventualità era elevato e purtroppo la paura che la 42enne Iulia Florescu fosse deceduta si è rivelata fondata.  La badante romena, che lavorava e viveva nella casa di un’anziana in via De Mattheis e della quale non si avevano più notizie dal 31 marzo è stata trovata cadavere nella giornata di ieri nel fiume Cosa, in corrispondenza di via Mola, a poca distanza dalla casa presso la quale prestava servizio, circa 100 metri.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 11, al termine di ricerche a tappeto che avevano visto impegnati da parte dei Carabinieri di Frosinone e dei colleghi del NORM e dei Vigili del Fuoco. Sul posto è giunto anche il p.m. di turno della Procura della Repubblica di Frosinone insieme al medico legale. La salma della donna è stata trasportata presso l’Ospedale Civile di Frosinone per l’esame cadaverico esterno.

In base alle notizie giunte sembra che sul corpo della 42enne non siano stati riscontrati segni di violenza da parte di terzi. In queste ore sono circolate voci contrastanti: alcuni seguono la pista del suicidio, altri quella del decesso accidentale. In questi casi è opportuno attendere lo sviluppo delle indagini e soprattutto l’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni.

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