Ho ricevuto la prima dose di vaccino, e adesso? Risponde l’infettivologo dello Spallanzani

La domanda del momento, cosa accade tra una dose e l’altra del vaccino? La nostra intervista al Dottor Mauro Zaccarelli

Vaccino Covid-19 Spallanzani

Ospedale Lazzaro Spallanzani

La domanda del momento, cosa accade dopo la prima dose di vaccino anti-Covid? La nostra intervista al Dottor Mauro Zaccarelli, infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

I vaccini riducono dal 70 al 90% il rischio di contrarre un’infezione seria da Covid-19. Significa che se io sono vaccinato e vengo in contatto con il virus Sars-coV-2 ho una probabilità molto ridotta che si sviluppi la malattia. Non è detto che non possa prenderlo però, se infatti vengo a contatto con una carica virale molto alta, posso contrarre comunque il virus. Tuttavia, in questo caso, l’infezione sarà molto più blanda, perché la carica virale viene ridotta dalla risposta anticorpale generata dall’effetto del vaccino. L’infezione dopo il vaccino sarebbe quindi probabilmente poco rilevante e non sarei in grado di trasmetterla. Sono quindi casi eccezionali, quelli delle persone che possono trasmettere il virus dopo il vaccino. Questo vale naturalmente per coloro che hanno ricevuto le due dosi.

Cosa accade dopo aver ricevuto la prima dose

Però può anche succedere che una persona dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, quando ancora la risposta anticorpale non si è instaurata nell’organismo, possa prendere l’infezione. Quindi perché la risposta completa ci sia c’è bisogno che passino almeno 15 giorni dalla seconda dose. Quindi in totale occorre un mese e mezzo o due per sviluppare un’immunità stabile. In ogni caso è vero che già dopo la prima dose gli anticorpi iniziano a salire e una difesa già c’è.

Per correttezza e per mantenere l’attenzione sulle misure di prevenzione anche chi è vaccinato deve rispettare il distanziamento e usare la mascherina. In tal modo anche se dovesse venire a contatto con cariche virali più meno alte, sarebbe salvaguardato. La gran parte della popolazione italiana è infatti ancora suscettibile al virus. Quando avremo una copertura vaccinale molto estesa, come nel Regno Unito, dove più di un quarto della popolazione è stata vaccinata, i casi caleranno decisamente. Nel Regno Unito vediamo anche che si registrano solo 10-15 decessi al giorno. Questo anche perché hanno vaccinato dapprima le fasce deboli. Un terzo o un quarto della popolazione è una porzione che già riduce notevolmente i danni, portando progressivamente l’infezione verso le caratteristiche di un raffreddore”.

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