I candidati a sindaco di Roma secondo la rete

Di Stefano e Medici i candidati sindaci outsider più forti sui social network

Maggio porta in dote l’elezione del sindaco di Roma. Gianni Alemanno se la dovrà vedere con altri 17 candidati, provenienti dalle varie aree della politica italiana e dalle realtà cittadine. Comincia oggi lo speciale “Roma 2013” nel quale analizzeremo l’attività sui social network degli aspiranti sindaci per capirne la popolarità e, di conseguenza, le reali possibilità elettorali.

I candidati forti sono lo stesso Alemanno (Pdl), Ignazio Marino (Pd), Marcello De Vito (Mov5S) e Alfio Marchini (Movimento per la Cittadinanza Romana). Salvo improbabili sorprese il prossimo primo cittadino della Capitale uscirà da questa rosa di nomi. Oggi, tuttavia, ci occuperemo degli outsider. Abbiamo preso in considerazione solo gli sfidanti minori che abbiano almeno un profilo Twitter e una pagina fan su Fb. Si tratta di Alessandro Bianchi (Progetto Roma), Edoardo De Blasio (Pli), Simone Di Stefano (Casapound Italia), Sandro Medici (Repubblica Romana), Luca Romagnoli (Fiamma Tricolore), Gianguido Saletnich (Forza Nuova). E qui c’è la prima notizia. Come area politica la destra, specie quella radicale, in questo momento è più forte sui social network. Basti pensare che ben tre movimenti (Casapound, Fiamma Tricolore e Forza Nuova) hanno un candidato presente su Twitter e Facebook.

Allargando il discorso alla destra in genere si potrebbe aggiungere il Pli, con De Blasio che sta puntando sui social media. Meno forte la sinistra con Medici (ex Rifondazione Comunista) e Bianchi (proveniente dal Pd). Questi dati sono importanti soprattutto ottica ballottaggio, poiché è prevedibile che (ad esempio) gli elettori della destra radicale saranno per lo più portati a votare per Alemanno al secondo turno o ad astenersi, mentre difficilmente voteranno Marino, Marchini o De Vito. A livello individuale è sostanziale pareggio tra Simone Di Stefano e Sandro Medici. Il primo prevale su Twitter, il secondo su Facebook

Inchiesta de Il Social Politico, il primo “social magazine” che indaga sull’attività 2.0 dei politici italiani. Nato da un'idea dei giornalisti Luca La Mantia e Guido Petrangeli, il Social Politico è un portale d’informazione ed un osservatorio sui social media, intesi come i nuovi strumenti di comunicazione politica. IlSocialPolitico nasce come evoluzione del Tweetpolitico, la startup che ha permesso, in poco tempo, di farci conoscere come punto di riferimento per indagini accurate su politica e social network.

Lascia un commento