Il Barbiere di Siviglia diventa un musical Hollywoodiano

Ieri sera la prima alle Terme di Caracalla dell’opera Rossiniana ” Il Barbiere di Siviglia “

L'opera buffa di Rossini "Il Barbiere di Siviglia" ha stupito e divertito ieri sera alle Terme di Caracalla nell'adattamento stile musical hollywoodiano del regista Lorenzo Mariano, che non aveva rivelato chicche o colpi di scena della sua realizzazione negli incontri con la stampa mantenendo l'effetto sorpresa della prima.

La vivacità e il dinamismo dell'opera di Rossini ha incontrato la versatilità espressiva e teatrale del musical americano, dando luogo a una rappresentazione visiva del ritmo e dell'azione della musica rossiniana del tutto inusuale e innovativa.

E' noto che Stendhal affermava con riferimento alle opere di Rossini "i nostri eccellenti scrittori di dibattiti hanno trovato l'azione del pezzo folle, senza vedere poveretti, che se non fosse folle non converrebbe più a questo genere di musica che non è che una follia organizzata e completa".

E alla follia organizzata di cui parla Stendhal dell'opera di Rossini si è ispirato con successo  Lorenzo Mariano per questo nuovo allestimento: mettere in scena la follia strutturata in normalità dell'opera di Rossini in uno spazio atipico come Caracalla è stata la sua sfida.

L'opera viene contestualizzata alle Terme di Caracalla con una invenzione del regista: una esibizione di lottatori, danzatori, ginnasti  dell'antica Roma che si muovono e ballano a ritmo della musica di apertura dell'opera, finché sopraggiunge una camionetta di poliziotti americani anni '20 che li manda via introducendo il palcoscenico di Hollywood dove verrà girato il musical.

La scenografia del musical è a dir poco grottesca e surreale, esaspera agli estremi il delirio dei personaggi dell'opera, ambientati non più a Siviglia ma nell'America degli anni '20, con delle trovate d'impatto, del tutto originali che hanno sorpreso il pubblico.

 Il balcone di Rosina diventa una gabbia rosa da dove lei si affaccia rigorosamente vestita di giallo come un canarino, rappresentando così scenicamente la  prigionia della poveretta da parte del suo tutore e da cui lei fa volare bigliettini al suo amato a forma di aeroplanino, Il factotum Il Barbiere di Siviglia si muove tra le poltrone dei vecchi negozi di barbiere degli anni 20 e la  casa di Don Bartolo, trasformata in una trovata scenica attraverso la struttura di un gigantesco divano rigorosamente rosa entro cui i personaggi cantano e si muovono o come nella famosa lezione di musica di Rosina attraverso un enorme pianoforte su cui gli amanti cantano.

Strutture sceniche proporzionate alle grandi rovine di Caracalla che aprono lo spazio sovrastante e valorizzano lo scenario delle antiche Terme, su cui i personaggi sembrano alzarsi in aria e rimanerne sospesi  al crescere del ritmo della musica.  

Ecco che le creature di Rossini, come sue proiezioni, asservite alla realizzazione di una forma musicale perfetta ed elegante, avvolte nelle loro comiche vicende, vivono la loro follia con perfetta normalità. 

La musica, che in Rossini più delle parole determina e definisce l'azione, è stata esaltata dal movimento di tutti, protagonisti, comparse, ballerini che hanno  riempito il grande palcoscenico di Caracalla in ogni scena dell'opera.

Il ritmo e il movimento della musica è stato esaltato dalla mirabile interpretazione dei cantanti, in particolare dall'alternarsi del gioco delle parti tra il Conte d'Almaviva, Rosina e il Barbiere di Siviglia, nella voce del  tenore Renè Barbera, del mezzo soprano Annalisa Stroppa  e del baritono Vito Priante.

Una rappresentazione piacevole e divertente, direi "cinematografica" quella di ieri sera che attraverso lo stile del musical rende fortemente comunicativa l'opera di Rossini e carica di suggestioni visive senza ridurre l'attenzione del pubblico alla bellezza della melodia musicale.

Ricordiamo che l'orchestra è stata diretta da Stefano Montanari, gli altri interpreti Omar Montanari è Don Bartolo, Mikhail Korobeinikov è Don Basilio, Eleonora de la Pena è Berta, Gianluca Margheri è Fiorello.

 

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