La destra non esiste più. Ci sono i gabbiani ma volano sulle discariche

Il consigliere regionale Cavallari, dopo lo scioglimento di An non ha trovato pace. Ha aderito alla Lega ma ora va da Renzi

Prima Alleanza Nazionale, poi Lega e infine a Italia Viva.L'evoluzione politica di Enrico Cavallari (nella foto con Gianni Alemanno) consiste nel passaggio per tre compagini diverse. Non si tratta di un voltagabbanismo patologico ma dell'esempio tipico di uno dei tanti ex An in cerca di un leader e di un partito. Per questo titpo di politici, che non ha aderito a Fratelli d'Italia, la vita è un continuo peregrinare. La destra, infatti, non esiste più. E' stata distrutta da un pezzo. 

Come è possibile leggere sul suo curriculum nel 1995, con la nascita di Alleanza Nazionale, fonda “Il Maestrale”, il primo circolo giovanile in zona Torrevecchia, di cui diviene presidente.Eletto per la prima volta nel 1997, è riconfermato nel 2001 nel XVIII Municipio. Per cinque anni, al Municipio, è assessore alle Politiche scolastiche. Nel 2005 apre il circolo territoriale di An a Torrevecchia. Alle elezioni amministrative del 2008 è rieletto con il Popolo della Libertà al Consiglio comunale di Roma e nominato assessore al Personale fino 2013. Poi ll passaggio alle Lega. E infine è imminente la sua adesione a Italia Viva di Matteo Renzi. 

La destra, orfana di un partito come An in grado di tenere unite tutte le correnti, non esiste più. I tentativi fatti da Fratelli d'Italia, nel senso di rifondare una compagine oltre il centro,sono ormai falliti. L'unica salvezza consiste nell'abbracciare Salvini e le sue poche idee. Ma esiste anche Renzi con il suo nuovo partito. O l'uno o l'altro a questo punto non fa tanta differenza. Come dimostra la vicenda di Enrico Cavallari.   

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