La pasta a cena? Si può fare. Vi svelo i segreti degli atleti sui carboidrati

La pasta, e più n generale i carboidrati, restano uno dei miti che più resistono quando parliamo di “peso”, eppure gli atleti ne mangiano

Alimenti che contengono carboidrati

La pasta a cena fa ingrassare? Eppure gli atleti ne mangiano, ecco il (falso) mito che vede il carboidrati nemici della linea. Bene, lo avevo promesso nel precedente articolo, che avremmo approfondito il tema dell’alimentazione dell’atleta. Eccomi a proseguire, dunque, con la nostra conversazione.

Doverosa premessa, di cui peraltro sono convinto sostenitore, è che oggi la scienza dell’alimentazione nella gestione degli atleti di élite è veramente ad un livello elevato. Fa stupore paragonare il livello attuale a quello di solo dieci-quindici anni fa, la strada percorsa in questi anni è tantissima. E ce n’è ancora da percorrere.

A resistere nonostante le grandi conquiste nel campo della scienza alimentare troviamo ancora alcuni miti, primo fra tutti l’intramontabile: “la pasta a cena fa ingrassare”.

La pasta a cena

Uno dei più diffusi timori che resistono nel tempo è quello secondo cui i carboidrati a cena facciano ingrassare.

Piuttosto che fare un commento su basi scientifiche, che sarebbe un po’ lungo e probabilmente noioso da leggere, preferisco rispondere con una breve storia personale.

Dal 2017 sono il nutrizionista della Nazionale Italiana di Taekwondo (TKD), per chi non conosce questo sport è un’arte marziale di origine coreana che è diventata ufficialmente sport olimpico da Sidney 2000. Ora, essendo il TKD uno sport di combattimento, prevede determinate categorie di peso.

Gli atleti e i tecnici di tutto il mondo, per ovvie ragioni, cercano sempre di competere nella categoria più bassa possibile, per un determinato atleta, perché ne aumenta la competitività. Perciò questi ragazzi sono praticamente sempre a dieta, cercando di ridurre il più possibile il peso.

Il mio compito è quello di far raggiungere loro l’obiettivo del peso mantenendoli entro i limiti fisiologici di salute, ovviamente, e nella migliore condizione atletica per poter combattere.

Beh, questi atleti mangiano i carboidrati la sera, o meglio, mangiano la quota maggiore la sera perché spesso ne prendono una quantità più piccola anche a pranzo pur dovendo, a volte, dover fare dei dimagrimenti abbastanza severi. E il bello è che vincono.

Dal 2017, anche se ci sono importanti vittorie anche precedenti, la Nazionale di taekwondo ha vinto un’Olimpiade, la seconda (Tokyo 2020), due campionati Mondiali; due campionati Europei più vari podi, diversi World Grand Prix e altro.

La pasta, altri aspetti importanti dei carboidrati

Potrebbe bastare questo ma c’è di più. I carboidrati hanno tempi di digestione più brevi delle proteine quindi, assunti la sera, permettono all’organismo di “sbrigare”  abbastanza velocemente le operazioni digestive, con sensibili miglioramenti del riposo notturno.

Soprattutto però consentono al fisico dell’atleta di avere il tempo di ricaricare compiutamente le riserve di energia muscolare e di svolgere più agevolmente i processi di cleaning biochimico essenziali al buon funzionamento dell’organismo.

Il corpo umano, di notte, fa le “pulizie” e l’energia rapidamente disponibile dei carboidrati favorisce l’attività del fegato e dei reni che sono i principali protagonisti di questo fondamentale lavoro. Non dimentichiamo mai che la prestazione dipende dal buono stato di salute di tutti gli organi, non solo dei muscoli (cuore compreso) e dei polmoni.

Certamente il progetto di una dieta per un atleta non si limita solo a questo ma, per ora, direi di fermarci qui, tanto non abbiamo ancora finito con i carboidrati. Ne riparliamo.