Latina, lancia materiale esplosivo nel Parco Susetta e lo posta su TikTok: condannato

Il 21enne aveva vandalizzato il Parco Susetta con una bottiglia incendiaria e poi aveva pubblicato il gesto sui Social

Tribunale, giustizia, sentenza

Aveva lanciato materiale esplosivo, precisamente una bottiglia incendiaria all’interno del Parco Oasi Verde Susetta Guerrini, nel quartiere Q4 di Latina. Come se non bastasse a distanza di qualche giorno, dopo avere commesso altri atti vandalici all’interno del Parco San Marco, aveva postato le immagini di entrambi i danneggiamenti sul profilo social TikTok.

Esplosivo al Parco Susetta poi la pubblicazione sui Social

L’attività degli investigatori della Questura era stata attivata da una denuncia presentata a novembre 2020 per un atto vandalico commesso all’interno dell’area del Parco San Marco, che aveva provocato il danneggiamento di alcune strutture.

Le immagini erano state pubblicate proprio sul profilo social TikTok del ragazzo. Tuttavia era stato impossibile identificare gli altri giovani che si trovavano con lui.

La condanna a un anno e 4 mesi di detenzione

Analizzando il profilo social del giovane gli agenti hanno trovato anche le prove dell’altro reato, ossia il lancio di una bottiglia incendiaria nel Parco Susetta Guerrini nel quartiere Q4. Così proprio grazie ai social gli uomini della Questura lo hanno potuto individuare e per lui è arrivata la chiamata del Tribunale.

La mattina del 13 aprile il 21enne di Latina, è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina. L’accusa è avere portato illegalmente in un luogo aperto al pubblico armi o parti di esse, o materiale esplosivo. Il ragazzo ha scelto con il suo legale di patteggiare la pena per poter beneficiare della riduzione di essa.

Difesa e accusa hanno mediato accordandosi per una condanna a un anno e quattro mesi di carcere con la sospensione condizionale e la non menzione.

La non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è un istituto giuridico del diritto penale italiano che ha lo scopo di evitare che la pena possa essere resa nota a privati che fanno richiesta del casellario giudiziale, non per ragioni di uso elettorale.