Lazio: Gioco d’azzardo? Ecco la situazione nella nostra regione

50 mila macchine da gioco fra slot machine e videolottery, 300 sale e agenzie solo all’interno del grande raccordo anulare

50 mila macchine da gioco fra slot machine e videolottery, 300 sale ed agenzie soltanto all'interno del grande raccordo anulare della città di Roma. Seconda regione d'Italia per spesa nel gioco d'azzardo e per numero di persone con problemi di GAP, acronimo che sta per Gioco d'Azzardo Patologico.

Questi numeri piuttosto espliciti hanno portato la Regione Lazio a lanciare il più grande piano contro la ludopatia mai realizzato in Italia. E' infatti pari ad oltre 14 milioni di euro la maxi cifra stanziata dall'istituzione guidata dal Presidente Nicola Zingaretti per quella che Rita Visini, Assessore a Politiche sociali, Sport e Sicurezza, ha definito "una vera e propria autentica emergenza sociale".

Ma cosa prevede questo piano? In primis potenziare i servizi già esistenti come il numero verde gratuito amico destinato a chi soffre di questo tipo di problematiche raggiungibile all'800.00.11.33 e gli ottanta sportelli informativi già presenti su tutto il territorio regionale con già programmate nuove aperture.

E poi si stanno avviando anche nuovi progetti sociosanitari e vari tipi di interventi nelle scuole per prevenire ed educare le generazioni più giovani che, come ci ricordano vari studi a riguardo, spesso iniziano a giocare fin dalle scuole medie, nonostante il categorico divieto di fruire di qualsiasi forma d'azzardo al di sotto dei diciotto anni. In totale per la prevenzione sono stati stanziati 2.8 milioni di euro.

La parte però più consistente del finanziamento pari a 9.9 milioni di euro è stato destinato alle attività di cura e riabilitazione, per chi è già caduto nel tunnel della ludopatia. Poco meno di un milione di euro sarà invece destinato alla creazione di un un Centro della Regione Lazio volto al contrasto dell'eccesso di indebitamento e all’usura legati sempre al gioco d’azzardo.

600 mila euro saranno utilizzati per la formazione di operatori sanitari, sociali e del Terzo Settore sul fenomeno del gioco d'Azzardo patologico, 700 mila per finanziare le ricerche dell'Osservatorio regionale sul tema e gli ultimi 400 mila per il marchio "Slot Free" destinato a tutti quegli esercizi commerciali che decideranno di rinunciare al gioco d'azzardo nella propria attività.

Uno stanziamento veramente importante di quasi sette volte più grande del precedente (2.5 milioni di euro) che vuole dare una forte sferzata al fenomeno dell'abuso e della dipendenza dal gioco d'azzardo. Un problema di non poco conto anche per l'estrema capillarità. E non parliamo soltanto della presenza di slot e videolottery in tante attività commerciali ma anche della facilità con cui si può giocare online. Da un PC o anche più semplicemente da uno smartphone o da un tablet, fioccano le offerte di benvenuto.  Basta andare in rete sulla stragrande maggioranza di siti, blog e social network per leggere frasi come "scopri l'offerta di unibet" e scoprire di incredibili bonus per iniziare a giocare.

Il problema sicuramente non è nel giocare in sé e gli stessi siti online propongono varie forme di limitazioni ma è piuttosto evidente dalle cifre elencate ad inizio articolo che tutto questo ancora non basta tanto da fare scendere in campo in modo consistente le istituzioni come in questo caso.

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