Lazio, Lotito è stato vittima del suo stesso peccato originale

L’attacco a Claudio Lotito è partito da tanto tempo e negli ultimi mesi è diventato un vero e proprio assedio. Perché?

L'attacco a Claudio Lotito è partito da tanto tempo e in questi ultimi mesi è diventato un vero e proprio assedio. Perché? Per tanti motivi, che hanno generato giornate intere di dibattiti sulle TV, in radio e sui giornali, ma per uno in particolare, ed è quello che ormai il tifoso vuole essere il proprietario della società per la quale fa il tifo. Se però andiamo a chiedergli cosa significa gestire una società e quindi tutti gli oneri e tutte le responsabilità che un presidente ha, ti senti rispondere con silenzi assordanti.
Io credo invece che il problema sia un altro.

Claudio Lotito è stato vittima del suo stesso peccato originale. E cioè si è manifestato, nel panorama calcistico italiano ed internazionale, accompagnato da tutta la sua presunzione ed arroganza, senza nessuna forma di rispetto per chi usufruisce, in modo diretto ed indiretto, delle vicende sportive e societarie della SS. Lazio. È stato aggressivo, forse per paura di essere considerato persona inadatta per una " piazza " così prestigiosa. Ha tirato fuori l'autorità ed invece la Lazio aveva, ed ha, bisogno di autorevolezza, che è ben altra cosa.

Inoltre, per paura di perdere tutta la sua autonomia gestionale anche nel settore tecnico-sportivo, ha deciso di non avvalersi di persone competenti in materia e rappresentative della più forte lazialita' e,cosa ancor più grave, non ha mai manifestata ne' motivata e ne' condivisa questa sua scelta, in un epoca dove la comunicazione tra le varie componenti di una società e' fondamentale. La Lazio ha una sua dimensione ben definita da fattori contingenti e da strategie che vanno rispettate perché scelte da chi si assume in prima persona tutte le responsabilità.

I tifosi, e non solo loro, sbagliano a porsi in netto contrasto con il Presidente, dovrebbero invece agire in modo diverso ed arrivare ad un dialogo costruttivo sulla base di incontri e non di scontri. Claudio Lotito, da parte sua, deve rendersi conto che le società di calcio sono aziende atipiche, nelle quali il pubblico pagante e la tifoseria in genere sono componenti da prendere in seria considerazione, per una maturazione congiunta e che rechi con se,come obbiettivo principale, la creazione di uno stile societario positivo e aggregativo.

La cura è semplice e passa attraverso un impoverimento di tutte le forme di egocentrismo e un arricchimento di tutto ciò che è condivisibile e che sicuramente porterà entusiasmo e farà crescere il senso di appartenenza e la fierezza di essere laziali.

Lascia un commento