Liliana Segre denuncia 24 odiatori: anche Chef Rubio, ma cosa ha detto?

Da tempo la senatrice riceve insulti e minacce soprattutto online. La stessa senatrice ha annunciato: “Per tanto tempo sono stata in silenzio, ora denuncio”

Liliana Segre e Chef Rubio

Liliana Segre e Chef Rubio

Liliana Segre ha presentato le querele alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo.

Il quotidiano La Stampa a pubblicare per prima la notizia. Le denunce, presentate nei confronti degli autori delle minacce via social dopo le prese di posizione della senatrice a vita contro l’aggressione all’Ucraina e a favore dei vaccini anti-Covid.

Tra i destinatari delle denunce il popolare chef Rubio.

Gabriele Rubini, vero nome dello chef, nel tempo non si è risparmiato nelle recriminazioni verso la senatrice a vita. Molte le accuse che vengono rivolte a Segre da ambienti pro-Palestina, dove le tesi antisemite non sono rare.

Il tweet che ha, probabilmente, prodotto la denuncia sarebbe del 21 aprile scorso, quando sulla sua pagine il celebre cuoco scriveva: “Palestinesi? “Non mi occupo di politica”. Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso“.

Liliana Segre da tre anni vive con la scorta, proprio per le minacce che ha cominciato a ricevere da ambienti di estrema destra e neonazisti, negli ultimi anni sempre più violente, sempre più invadenti anche della sua vita privata.

L’esercito degli odiatori

Agli iniziali odiatori anti semiti di Segre, si sono aggiunti, da quando è scoppiata la pandemia, gli hater no vax, che l’hanno presa di mira in più occasioni. Da quando si è prestata come testimonial per il lancio della campagna vaccinale, nel gennaio 2021, all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, fino a quando recentemente ha preso posizione contro i medici che rifiutano di vaccinarsi.

Infine si sono aggiunti gli ambienti filo putiniani e filo russi contrari alla solidarietà con il popolo ucraino aggredito. Dopo l’ultimo discorso di Segre, nella prima seduta del Senato dopo l’elezione di Giorgia Meloni, altri insulti le sono piovuti da ambienti politici di estrema sinistra ed estrema destra, che per opposti motivi hanno criticato le sue parole in difesa della Costituzione e dei valori democratici.

La replica di Chef Rubio

A poche ore dalla denuncia, la risposta dello Chef arriva su Twitter:

“Chiedere a #LilianaSegre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”

*Foto dai profili social