Mafia Capitale, Alemanno: “Non ho mai conosciuto Carminati”

Alemanno torna a parlare dei suoi rapporti con Carminati, che smentisce. Le sue dichiarazioni a Roma, ore 10

“Non ho mai conosciuto Carminati”. Dopo averlo chiarito ieri, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, indagato per la vicenda Mafia Capitale, ribadisce che tra lui e uno dei personaggi chiave della mafia romana, non c’è mai stato alcun rapporto. Carminati, inoltre, non è un personaggio della destra in Italia, secondo Alemanno: “Ammesso che Carminati sia realmente un soggetto politico – spiega ai microfoni di Roma, ore 10, la trasmissione di Francesco Vergovich su TeleRadioPiù – perché mi sembra un personaggio con esperienze diverse da quelle politiche, non si può pensare che la destra in Italia sia rappresentata da lui. C’è stata una spaccatura tra la destra istituzionale, quella del MSI prima e di Alleanza Nazionale poi, e quella eversiva che odiava la parte istituzionale. Io non ho mai conosciuto Carminati, eravamo in 2 ambienti diversi, sin dagli anni ’70. Così come il PCI era antagonista alle Brigate Rosse, anche a destra c’era questa divisione”.

Alemanno, inoltre, a supporto della sua tesi, spiega ancora: “Quando Carminati, intercettato, parla del sottoscritto, lo fa con il massimo disprezzo che un estremista può rivolgere a un politico che è entrato a far parte delle Istituzioni”.

Dall’inchiesta, però, sembra che i vertici della cupola mafiosa romana – anche Lirio Abbate, giornalista sotto scorta, sostiene che le 3 figure chiave siano Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e Luca Odevaine – siano riusciti a infiltrarsi nel sistema politico della Capitale. Perché, allora? Perché si tratta di un sistema debole e indifeso o perché alcuni personaggi si sono lasciati coinvolgere? Secondo Alemanno sembra valida la prima tesi e, per questo, occorre lavorare sull’aspetto dell’informazione. “Anche l’ex prefetto di Roma Pecoraro (l’attuale è Gabrielli, ex capo della Protezione Civile) ha detto, in audizione, che ‘Siamo senza paracadute’. Questo vuol dire che non abbiamo le informazioni di cui necessitiamo per sapere i trascorsi dei personaggi con cui le Istituzioni si interfacciano. Occorre una rete di contatti, condivisa, che consenta ai sindaci e agli amministratori di reperire tutti gli elementi su questi vari personaggi. Così si rafforzano gli Enti locali”.

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