“Orfeo incantastorie” di Raffaello Simeoni vince il Premio Loano

Raffaello Simeoni vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2018

Orfeo incantastorie di RAFFAELLO SIMEONI vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2018. Premio Giovani al miglior album 2018 Biserta e altre storie del DUO BOTTASSO + SIMONE SIMS LONGO. Premio alla Carriera ai TRE MARTELLI. Premio Realtà Culturale a FINISTERRE

La 15a edizione del Premio dal 22 al 26 luglio 2019 a Loano (SV)

Novello Orfeo con lo sguardo rivolto tanto al passato quanto al futuro, ci conduce con la sua voce e i suoi strumenti in un mondo popolare nuovo, abitato da creature e storie meravigliose”: queste le motivazioni con cui Orfeo incantastorie (Finisterre) di Raffaello Simeoni si aggiudica il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana assegnato al Miglior Album del 2018. Grande autore, interprete e cantore della tradizione popolare del Lazio e della Sabina, Simeoni è stato fondatore dei Novalia, a lungo con Ambrogio Sparagna nell’Orchestra Popolare Italiana. Il secondo disco più votato è stato Argento di Riccardo Tesi e Banditaliana(Visage); al terzo posto Palma de Sols di Mauro Palmas (Squilibri).

Giunto alla sua 15a edizione, il Premio Loano è il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia ed è assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi.  Da lunedì 22 luglio a venerdì 26 luglio cornice della manifestazione – per il secondo anno sotto la guida del direttore artistico Jacopo Tomatis – sarà come sempre la cittadina ligure in provincia di Savona. A breve sarà annunciato il programma completo di concerti, incontri e produzioni originali.

Il Premio Giovani per il miglior disco under 35 con contributo IMAIE (Bando art. 7 2018 Musica Premi e Concorsi) è andato a Biserta e altre storie del Duo Bottasso con Simone Sims Longo (Visage), ambizioso progetto di incontro tra strumenti e suoni della tradizione italiana ed elettronica. La direzione artistica e l’organizzazione del Premio Città di Loano hanno inoltre attribuito come di consueto il Premio alla Carriera e il Premio alla Realtà Culturale, rispettivamente ai piemontesi Tre Martellie all’etichetta Finisterre di Erasmo Treglia.

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato quindici anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza laproduzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall'Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano e con il contributo della Fondazione A. De Mari e IMAIE (Bando Art. 7 L. 93/92 – anno 2018 Musica Premi e Concorsi). La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini.

Le motivazioni

Premio Miglior Album al disco Orfeo incantastorie (Finisterre) di Raffaello Simeoni

«Ogni giorno cerco una luce, un’ombra e intreccio queste mie mani erranti prendendo dal mondo colori e melodie, li accosto fra loro, mescolo e compongo le tinte che si trasformano in storie, suoni e canti, ma anche rocce, alberi e animali fantastici»: così Raffaello Simeoni racconta il suo Orfeo incantastorie, un viaggio dalla Sabina al mondo che costruisce e attraversa ponti con altre tradizioni musicali, dal folk laziale alla world music. Simeoni, novello Orfeo con lo sguardo rivolto tanto al passato quanto al futuro, ci conduce con la sua voce e i suoi strumenti in un mondo popolare nuovo, abitato da creature e storie meravigliose.

Premio Loano Giovani al disco Biserta e altre storie (Visage) di Duo Bottasso + Simone Sims Longo

Tutto è cominciato con un organetto diatonico e un violino, e con musiche da ballo delle valli occitane. Da allora, i fratelli Bottasso sono diventati grandi: hanno studiato, suonato con musicisti di tutto il mondo, imparato tradizioni nuove, esteso in profondità il suono dei loro strumenti con l’elettronica. Fino ad approdare a Biserta, insieme al sound designer Simone Sims Longo. Se è questa la musica folk di domani, non vediamo l’ora che sia domani.

Premio alla Carriera a Tre Martelli

La ricerca sul campo e la riproposta, il folk progressivo e il jazz, le parole dei poeti e le voci della “tradizione”, i palchi internazionali della world music e le sagre paesane… Festeggiati i quarant’anni di storia, gli alessandrini Tre Martelli – anche attraverso l’associazione Tratabirata – continuano a portare in giro la musica del loro Piemonte con coerenza e stile. Senza cadere nella nostalgia, ma restituendone l’anima più viva; senza chiudersi nel passato, ma passando il testimone alla nuova generazione: una festa mobile, fluida, che nel raccontare un Piemonte che non c’è più, sa ancora parlare all’Italia di oggi.

Premio alla Realtà Culturale a Finisterre

La musica popolare è una questione di radici. Le radici, però, sono spesso mobili: affondano nell’acqua o nell’aria, volano, galleggiano e fioriscono in direzioni nuove e inattese. Lo sa bene Erasmo Treglia, che con la sua Finisterre ha a lungo indagato i repertori del nomadismo, in Italia e in Europa. Dischi, festival, seminari, rassegne, da Ambrogio Sparagna agli Acquaragia Drom, da BandAdriatica a Mimmo Epifani e Mario Incudine, fino alle nuove generazioni con i Dahlia: Finisterre negli anni ha raccontato e insegnato i suoni di un universo musicale “altro”, al confine delle terre conosciute. Perché è solo dalla fine del mondo – recita la sua mission – che «riusciamo a vedere il mondo conosciuto, e a scoprire i suoni di quello che verrà».

La classifica del Premio al miglior Album 2018

1° posto

Orfeo incantastorie (Finisterre) – Raffaello Simeoni

 2° posto

Argento (Visage) – Riccardo Tesi e Banditaliana

3° posto

Palma de Sols (Squilibri) – Mauro Palmas

4° posto

Akoustikòs Vol. 1 (CNI) – Agricantus

La storia (Squilibri) – Otello Profazio

6° posto

Biserta e altre storie (Visage) – Duo Bottasso / Simone Sims Longo

7° posto

Tarakè (Isola Tobia Label) – Francesca Incudine

8° posto

Cillacilla (Uaragniaun) – Maria Moramarco

9° posto

E tornerem a baita (Squilibri) – Erica Boschiero e Sergio Marchesini

Inverna (autoproduzione) – Cristina Meschia

La Mentirosa (Soundfly) – Flo

Marea (Nauna Cantieri Musicali) – Enza Pagliara e Dario Muci

La Giuria del Premio

Maurizio Agamennone, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Flavia Gervasi, Guido Giazzi, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

*Foto di Roberto Bertolle

 

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