Polemiche sul derby Frosinone-Latina di calcio

Il sindaco di Latina, Di Giorgi, ha stigmatizzato il comportamento del calciatore Massimo Zappino

Con una lettera inviata ai massimi dirigenti calcistici nazionali e alle autorità locali, il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha duramente stigmatizzato il comportamento del giocatore del Frosinone calcio, Massimo Zappino, che domenica scorsa, al termine del derby Frosinone-Latina, aveva indossato una maglia con scritte offensive nei confronti dei cittadini di Latina.

Il sindaco ha indirizzato la sua lettera: al Presidente della Lega calcio Maurizio Beretta, al Presidente della Lega calcio di Serie C, Mario Macalli, al Questore di Frosinone, Giuseppe De Matteis, al sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, e al Presidente del Frosinone calcio, Maurizio Stirpe.
Nella missiva il sindaco Di Giorgi chiede che il giocatore del Frosinone sia raggiunto da un “esemplare provvedimento disciplinare, che abbia anche il valore di un importante segnale affinché queste inqualificabili e pericolose scene non abbiano a ripetersi in manifestazioni sportive”.

“A tutela dell’onore e della dignità della comunità che rappresento – scrive tra l’altro il sindaco Di Giorgi – stigmatizzo con forza l’atteggiamento del giocatore in questione, che ritengo di una particolare gravità considerando i rischi legati all’ordine pubblico insiti in questo deprecabile comportamento che si pone, oltremodo, come pessimo esempio per i nostri giovani, proveniente da un giocatore di calcio di categorie professioniste che dovrebbe invece distinguersi per lealtà, correttezza e spirito sportivo nei campi di gioco”.

Di seguito il testo integrale della lettera:

Le scrivo per rappresentarLe l’amarezza e la profonda indignazione mia, della città di Latina e dell’intera comunità pontina relativa all’inqualificabile gesto di cui si è pubblicamente reso infelice protagonista il giocatore del Frosinone calcio, Massimo Zappino, al termine della gara di domenica scorsa.

Si tratta di un comportamento intollerabile che nulla ha a che fare con lo sport e che lede, in prima istanza, la dignità e il buon nome della città di Frosinone, con uno stupido gesto, offensivo e squallido, che ha avuto il solo effetto di rendere ridicolo, agli occhi dell’Italia intera, colui che lo ha compiuto.

A tutela dell’onore e della dignità della comunità che rappresento, stigmatizzo con forza l’atteggiamento del giocatore in questione, che ritengo di una particolare gravità considerando i rischi legati all’ordine pubblico insiti in questo deprecabile comportamento che si pone, oltremodo, come pessimo esempio per i nostri giovani, proveniente da un giocatore di calcio di categorie professioniste che dovrebbe invece distinguersi per lealtà, correttezza e spirito sportivo nei campi di gioco.

Ritengo, quindi, che questo grave fatto debba essere oggetto di un esemplare provvedimento disciplinare, che abbia anche il valore di un importante segnale affinché queste inqualificabili e pericolose scene non abbiano a ripetersi in manifestazioni sportive.

 

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