Ponza, pastore evangelico violenta per anni le 3 figlie: arrestato in Scozia

Gli agenti di Cassino lo hanno monitorato fino a farlo arrestare dalla polizia scozzese

pastore evangelico Ponza

Aveva cercato di nascondersi in Scozia, l’ex pastore evangelico di Ponza, accusato di violenze sessuali nei confronti delle tre figlie minori, da quando le vittime avevano poco più di 4 anni.

La polizia di Stato di Cassino, coordinata dalla procura della repubblica della stessa città, ha rintracciato l’indagato grazie alla collaborazione della polizia scozzese che lo ha arrestato e, ieri, lo ha estradato in Italia dove l’uomo è arrivato all’aeroporto di Fiumicino e condotto dagli uomini del vice questore Giovanna Salerno, presso il carcere di Rebibbia.

Pastore evangelico Ponza violentava le figlie: la testimonianza di una delle vittime

Gli orribili fatti che hanno portato all’emissione della misura cautelare sono durati per anni e, secondo gli investigatori, risalgono al 2004 fino al 2018. La vicenda ha avuto inizio nell’isola di Ponza dove l’uomo, oggi 50enne, era pastore della confessione religiosa degli Evangelisti.

Ma è emersa solamente quando la primogenita, raggiunta la maggiore età, capendo che le attenzioni del genitore non erano normali, dopo aver tentato inutilmente di parlare con la madre e con le altre due sorelle, ha raccontato tutto. Lo ha fatto in audizione protetta ad altre due donne: al vicequestore Giovanna Salerno del commissariato di Cassino e al sostituto procuratore Beatrice Siravo.

Da quell’atto di coraggio sono partite incessanti indagini per cercare di trovare riscontri all’inquietante racconto fatto dalla ragazza, negato dagli altri familiari.

L’omertà della famiglia e le botte

Secondo gli investigatori, una sorta di plagio che costringeva le altre tre donne ad una omertà familiare e religiosa. La ragazza ha raccontato di come il padre costringesse lei e le sorelle, tutti i giorni, a “pisolini pomeridiani” durante i quali oltre a palpeggiamenti delle parti intime, subivano rapporti sessuali. Se si fossero rifiutate erano botte.

Tutto questo per oltre un decennio ed è continuato dopo il trasferimento della famiglia, dall’isola ad un’altra regione. Quando la vicenda è emersa, anche la comunità religiosa degli evangelisti lo ha estromesso dalla sua carica.

E così lui, temendo di essere arrestato, ha cercato rifugio in Scozia in un villaggio non lontano da Edimburgo. Però, gli agenti di Cassino lo hanno monitorato fino a farlo arrestare dalla polizia scozzese nel dicembre scorso. Ieri, quando il Covid lo ha permesso, è stato estradato in Italia.

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