Regione Lazio, Città della Cultura: In bus per presentare il progetto

Colleferro, Labico, Valmontone, Paliano e Artena sono le nuove città della cultura della Regione Lazio per il 2018

Colleferro, Artena, Labico, Valmontone, Paliano. Giro in bus per presentare il progetto. Rese note nelle ore scorse le città vincitrici del riconoscimento “Città della cultura del Lazio 2018. Colleferro, Labico, Valmontone, Paliano e Artena sono le nuove città della cultura della Regione Lazio per il 2018. E’ stato annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa itinerante su di un ECOBUS Cotral brandizzato appositamente per l’occasione, partito da Labico e arrivato a Colleferro, avendo toccato tutte le piazze principali delle città suddette. A bordo, ovviamente i sindaci: Sanna, Giovannoli, Latini, Alfieri e Angelini e i motori immobili dell’iniziativa, senza la quale non saremmo qui.

Il riconoscimento è arrivato grazie a un progetto, intitolato Novecento, che vede come capofila il Comune di Colleferro insieme alle città di Artena, Labico, Paliano e Valmontone e che si è imposto su circa 150 comuni che hanno dato la disponibilità a impegnarsi per la costruzione e la gestione della candidatura. Novecento è un ambizioso programma di progetti e iniziative che vuole raccontare la città moderna del ‘900 in una visione contemporanea rispetto a un territorio prevalentemente agricolo. Padre dell’iniziativa l’arch. Luca Calselli, il quale, con la direzione artistica di Expositore di Dario Biello, si stanno distinguendo per un lavoro sul territorio orientato all’innovazione allo sviluppo delle potenzialità esistenti, tra istituzioni e attività commerciali e imprenditoriali del territorio.

“Grazie anche alla spinta delle neonate Reti Commerciali e del progetto Ri-Gymnasium presentato alla Biennale dello Spazio Pubblico di Roma e al Seminario Internazionale di Cultura Urbana di Camerino – ci spiegano gli artefici del progetto, Calselli e Biello – questo territorio oggi si pone il grande obiettivo di ricercare nuovi modelli di sviluppo, nuove dinamiche comunicative, nuove occasioni d'incontro e di partecipazione con la volontà di sovvertire gli elementi detrattori della Valle del Sacco troppo spesso raccontata solamente con un’accezione negativa. Il titolo di Città della Cultura della Regione Lazio è molto importante. Colleferro era il calabrone che non poteva volare, nell’immaginario collettivo, ma che invece ora potrebbe farlo, grazie a un lavoro di squadra, tra Comuni, tra professionisti dei vari settori, tra imprenditori, attività commerciali, ognuno per il loro compito e competenza. La nomina a Città della Cultura è il riconoscimento di tutto il lavoro messo in atto per mutuare i progetti di rete e farli diventare progetti di rete territoriale. Crediamo che la Regione Lazio – le conclusioni dei progettisti – abbia creduto nell’idea di cinque comuni che devono stare insieme, non solo per condividere servizi, oppure perché è stato siglato uno statuto di rete dal notaio, ma lo stare insieme per rappresentare la creazione di cultura e un nuovo sviluppo per le loro città”.

La cultura dunque al centro, per ripartire, per combattere la crisi economica, per comunicare con l’esterno e per fare in modo che il territorio diventi meta turistica per molti. “Tali riconoscimenti non necessariamente vengono assegnati a grandi città culturali – il commento del presidente della Regione Zingaretti – ma anche a quei piccoli centri che esprimono una forte esigenza di ricercare la propria identità nella contemporaneità”. Da parte dei cinque sindaci grande soddisfazione espressa. “Siamo alla vigilia del rilancio culturale del nostro territorio – il commento durante il tour in bus – mettersi in rete e collaborare è la grande scommessa. Il nostro progetto è stato definito dalla commissione maturo, colto, puntuale, innovativo, complesso”.

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