Roma, elogio del maritozzo romano con o senza panna

Pane dolce, morbido, di forma romboidale, fatto con farina, olio, zucchero, uva passa, canditi e anice

Roma e l'amore. Un connubio idilliaco, magico, con le atmosfere che solo questa città sa regalare alle coppie pronte a cogliere l'attimo. Ma Roma ha anche tradizioni da ricordare, rinnovare e rivitalizzare. Tra quelle di carattere gastronomico c'è il "maritozzo", dalle origini antichissime, addirittura medioevali: il " santo maritozzo" così chiamato perché era l'unica deroga concessa al digiuno quaresimale. Con il passare del tempo questo semplice ma gustoso dolce passò da un alimento d'emergenza ad uno strumento strategico. Infatti il primo venerdì del mese di marzo i fidanzati lo donavano alle loro future spose.

Pane dolce, morbido, di forma romboidale, fatto con farina, olio, zucchero, uva passa, canditi e anice; decorato per l'occasione con frutti e fiori ma al suo interno si nascondeva il prezioso anello, la promessa. Dall'usanza di offrire questo dolce nei periodi matrimoniali infatti le future spose soprannominavano"maritozzi" i loro donatori, così da farne derivare l'origine del nome. 

Altri tempi; oggi il maritozzo è completamente diverso, di misura ridotta rispetto al passato e tagliato in superficie per permettere l'inserimento della panna. Tutta un'altra cosa. Ma del resto anche l'amore o meglio il modo di amare è cambiato. Oggi gli amori sono brevi e a volte si esauriscono nel tempo di una stagione oppure sono lunghi e dolorosi perché al loro interno si sviluppano altre esperienze affettive, in segreto e nello spergiuro.

Gli amori che lasciano il segno, quelli che non vogliono morire nemmeno davanti a alle esperienze traumatiche dei tradimenti e degli abbandoni, gli amori che resistono ai drammi della vita, alle delusioni, alle pericolose dinamiche di sopravvivenza, alla caduta del desiderio, alla perdita progressiva della passione: questi amori sono rari, invisibili perché vissuti con dignitosa riservatezza, custoditi nei cuori, forti di una promessa di eternità che accompagna appunto ogni amore vero. 

Le tradizioni nascondono nella loro semplicità i segreti del vivere bene in armonia con se stessi e con gli altri ed ecco perché non vanno fatte morire. Roma vi chiama, promessi sposi, e ricordate che anche l'umile " maritozzo " può darvi una mano; passeggiando per TRASTEVERE troverete ancora i sapori di un tempo, e tra vicoli e piazzette scoverete il locale magico… un invito ad entrare, ad assaporare e all'uscita un abbraccio che potrebbe durare una vita intera. 

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