Roma, In 2000 contro la Mafia fino in territorio Spada, a Ostia Nuova

A un certo punto dalle vie limitrofe compaiono esigui gruppi di persone che attaccano e insultano tutti: sindaca, manifestanti e giornalisti: “Siete voi i mafiosi”, gridano

Partono in tanti, circa duemila, dalla stazione di Ostia lido. Ma in largo Gasparri, Ostia Nuova, territorio Spada, arrivano in cinquecento. È la cronaca aritmetica di una manifestazione indetta contro la mafia, nata dopo l'aggressione a un giornalista di Nemo, che a metà pomeriggio rischia di implodere su se stessa, tra lo sconforto dei miltanti Cinque stelle.

Sono le cinque e mezza quando dopo un'ora e mezza il corteo si ferma in largo delle Sirene, sul lungomare. In tanti si aspettavano di proseguire fino a piazzale Gasparri, non lontano dalla palestra dell'aggressione. La passeggiata invece si ferma prima. E i militanti pentastellati, scesi in piazza senza simboli di partito, sono sgomenti: "Ma come- interrogano la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha marciato sin li' con loro- non proseguiamo? Davvero Ostia nuova è zona franca? Davvero è in mano agli Spada e noi ci fermiamo qui?".

La sindaca, in un primo momento, è perplessa, non conosce nel dettaglio il percorso concordato con la polizia. Poi, prende coraggio: "Io sono disposta a proseguire- dice- se gli organizzatori sono d'accordo andiamo avanti".
Scatta allora una trattativa con le forze dell'ordine che dicono di aver concordato la fine del corteo in largo delle Sirene, a circa in chilometro da largo Gasparri, il traguardo reclamizzato dai Cinque stelle sui social.
Raggi insiste e alla fine ottiene il via libera: la polizia accompagnerà il corteo fino a Ostia nuova. Quando la marcia riprende in strada sono in cinquecento, gli altri si sono fermati prima o hanno abbandonato. Con la sindaca ci sono tanti militanti Cinque stelle, pur senza simboli.

Qualcuno, nei momenti di tensione in cui la passeggiata sembrava arenata, aveva alzato la voce: "Se abbandoniamo qui, scordatevi il mio voto per sempre".

E invece si prosegue, tra i cori "Ostia libera" e "Via la mafia da Ostia". A un certo punto dalle vie limitrofe compaiono esigui gruppi di persone che attaccano e insultano tutti: sindaca, manifestanti e giornalisti: "Siete voi i mafiosi", gridano. Poi se ne vanno cosi' come sono comparsi. Raggi risponde a una donna che protesta: "Domenica prossima avete la possibilità di scegliere, andate a votare". In piazzale Gasparri è il capogruppo M5S al Campidoglio Paolo Ferrara a sorridere: "È una giornata meravigliosa, da qui Ostia può ripartire".

Lungo il corteo non si erano viste bandiere né colori di partito: una manifestazione oganizzato da alcune associazioni del territorio. Al corteo ha aderito il Movimento cinque stelle e, in ordine sparso, alcuni esponenti della sinistra. Fassina, D'Attore, il sindaco Pd di Fiumicino Esterino Montino. Qualche attrito tra i ragazzi delle associazioni e la sindaca Raggi, accusata di "farsi vedere solo ora. Puoi marciare con noi- le hanno detto- ma mettiti nella folla come tutti".

Infastiditi, forse, dalle tante telecamere tutte per la prima cittadina. E, intorno ai giornalisti, come spesso accade nelle manifestazioni dei Cinque stelle, un esiguo ma agguerrito gruppetto di militanti pronti a insultare i giornalisti: "Fate schifo, siete delle mosche, servi del potere". (Foto di repertorio)

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