Roma. Mazzette ai funzionari per evitare i controlli: 5 vigili urbani indagati

Mazzette per evitare i controlli. Arrestati i fratelli Mari che corrompevano i vigili urbani per evitare le ispezioni. Indagate 12 persone e 5 vigili

Polizia Municipale di Roma

Sono stati disposti dal giudice delle indagini preliminari 3 arresti e 4 sospensioni dal servizio a carico di agenti della Polizia locale del gruppo Tuscolano e di un funzionario del VII Municipio. Una “sistematica attività di corruzione” fatta di mazzette e favori.

Dalle prime indagini del pm, Carlo Villani, è emerso che le bustarelle servissero per le pratiche dei clienti dello Studio tecnico Mari. Infatti, in cambio delle anticipazioni delle ispezioni programmate in locali e ristoranti. Oltretutto in occasione dei controlli venivano con le banconote apposto degli occhi gli ispettori facevano passare molte irregolarità. Dai tavolini non a norma alle insegne abusive.

Tra i clienti aiutati in questo giro sono stati scoperti anche due componenti della famiglia dei Casamonica all’Hotel Palacavicchi, ma anche un fruttivendolo, un B&B e un carrozziere.

Arrestati per mazzette ai vigili urbani

Sono agli arresti domiciliari al momento Bruno e Cinzia Mari, fratello e sorella titolari di uno studio di geometri. Medesima sorte è toccata a Ciro Della Porta. Mentre per gli altri due sue colleghi vigili, Simonetta Pompei e Claudio Fleres, e il funzionario dell’ufficio edilizio del VII Municipio, Roberto Mancinelli, è arrivata la sospensione per 3 mesi dall’esercizio.

Per i fratelli Mari il capo d’accuso è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

12 indagati in tutto e 5 vigili sotto accusa per corruzione. “Un vero e proprio sodalizio criminale“, come afferma il giudice delle indagini preliminari Corrado Cappiello

Le conversazioni raccolte dagli inquirenti testimoniano le mazzette che servivano ai vigili per arrotondare il loro stipendio. Si parla di semplici acquisti per togliersi qualche sfizio.

Oltre agli atti telefonici sono stati raccolte anche le immagini di alcune telecamere ambientali all’interno degli uffici che immortalano la consegna del denaro.

Tuttavia, il denaro non era solo consegnato appositamente nel luogo di lavoro, ma due vigili sarebbero addirittura andati a prenderlo con la volante di servizio.

Una vera organizzazione a delinquere che fruttava soltanto un centinaio di euro a favore.

Me so spesa subito i 100 euro… un reggiseno e due mutande da costume: 70 euro. Poi me serviva un paio de scarpe nere e c’erano pure gli sconti… quindi un paio de scarpe e una ciabattina ho pagato 47 euro… ci ho rimesso 17 euro, vabbè, magari tutti i mesi!”.