Roma, nuovo terremoto al Comune: 6 arresti per corruzione appalti

Inchiesta slegata da Mafia Capitale: i soggetti accusati di corruzione nell’ambito della gestione di alcuni campi nomadi della Capitale

Altro terremoto in vista per il Comune di Roma: sei persone tra dipendenti e imprenditori sono stati arrestati per una vicenda di corruzione, slegata da Mafia Capitale. I soggetti finiti in manette sono accusati di corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d'asta. Gli inquirenti avrebbero scoperto un vasto giro di corruzione nell'ambito della gestione di alcuni campi nomadi della Capitale. Al centro della vicenda – riporta l'agenzia Aska – c'è il Dipartimento politiche sociali e salute del Comune di Roma.

Ci sarebbe un video effettuato nell'ufficio del Dipartimento politiche sociali che riprenderebbe il passagggio dei soldi tra imprenditori e funzionari del Comune di Roma. Le bustarelle avevano importi dai 3000 euro in sù. Inchiesta partita da intercettazioni telefoniche tra gli abitanti dei campi Rom, che raccontavano di questo giro di mazzette.

Le persone finite in carcere sono: Roberto Chierici; l'altro operatore è Massimo Colangeli; poi l'imprenditore Loris Talone, vice sindaco del comune di Artena e assessore al Commercio con delega all'Agricoltura; questo elenco è completato dal responsabile di una onlus, Salvatore Di Maggio. Ai domiciliari la funzionaria Alessandra Morgillo e il vigile urbano Eliseo De Luca. Una misura interdittiva è stata adottata per l'impiegato Vito Fulco. Tra gli indagati vi è anche Emanuela Salvatori, funzionaria del Comune di Roma condannata a 4 anni di reclusione per i suoi affari con il ‘ras’ delle cooperative Salvatore Buzzi in uno dei rivoli di Mafia Capitale. L'ordinanza di arresto è stata firmata dal gip Flavia Costantini su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e dei sostituti Carlo Lasperanza, Edoardo De Santis, Luca Tescaroli e Maria Letizia Golfieri.

Virginia Raggi su twitter: "Un'altra inchiesta sui campi Rom tra arresti e tangenti. Il mio grazie alla Procura e alle Forze dell'Ordine".

Interpellato sull'argomento, il sindaco di Artena Felicetto Angelini ha dichiarato: "Non si hanno ancora molti elementi per valutare la vicenda. Ho telefonato alla moglie e mi è parsa tranquilla. Tra oggi pomeriggio e domani intendo leggere le carte per farmi un'idea sulla vicenda". Un suo amico intimo, incontrato da un nostro collaboratore per le vie di Artena, ha detto di essere diretto al carcere di Regina Coeli per andare a trovare Talone.

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