Roma. Omicidi Prati, è l’autista del camorrista Senese il sospettato di aver ucciso tre donne

“Non ci saranno altri fatti collegati a questi tragici eventi”, assicura ai romani il Questore di Roma

Triplice omicidio al quartiere Prati di Roma: Polizia e Polizia scientifica

Triplice omicidio al quartiere Prati di Roma

C’è un sospettato per gli omicidi di giovedì scorso a Prati, quartiere di Roma. La Questura ha fermato e sta ascoltando una persona nell’ambito delle indagini partite dopo la morte in poche ore di tre prostitute, due di nazionalità cinese e una colombiana, ritrovate senza vita nelle proprie abitazioni a poche centinaia di metri di distanza. 

51enne, Giandavide De Pau, fermato a Primavalle

È Giandavide De Pau, autista del camorrista Michele Senese – ex boss del narcotraffico romano arrestato nel 2020 e condannato all’ergastolo – l’uomo sospettato di aver ucciso tre donne giovedì scorso nel quartiere Prati, a Roma. Il 51enne, comparso anche nell’inchiesta su Mafia Capitale, è stato fermato a Primavalle e ha numerosi precedenti per droga, armi, violenza sessuale, lesioni, ricettazione e violazione di domicilio, oltre a due ricoveri psichiatrici. (Rel/ Dire) 

Il lungo interrogatorio

“Ricordo tanto sangue in quegli istanti”. E’ quanto avrebbe detto De Pau nel corso del lungo interrogatorio negli uffici della Questura. “Ricordo di essere arrivato in macchina in via Riboty, di essere entrato in un appartamento che ricordo essere al piano terra e lì ho lasciato il mio telefono cellulare.

Era la prima volta che andavo all’appartamento delle due cinesi, dopo un appuntamento preso per telefono. Ricordo di essere stato nella casa e di avere tamponato la ferita alla gola di una di loro ma poi ho un blackout, non ricordo più nulla. Non ricordo di essere stato in via Durazzo. Ho vagato per due giorni senza mangiare né dormire”.

Nel corso dell’interrogatorio gli investigatori hanno contestato a De Pau di essere stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza in via Durazzo, dove è stata uccisa la 65enne colombiana. “Non ricordo di essere stato in quella casa, mi contestate due omicidi, quindi non avrebbe senso negarne un terzo”, ha aggiunto.

“Dopo aver vagato per due giorni sono andato a casa di mia sorella e di mia madre con i vestiti ancora sporchi di sangue, ero stravolto e ho dormito due ore sul divano, poi sono arrivati i poliziotti a prendermi intorno alle 6 di mattina”. Il 51enne ha ricostruito le ore precedenti ai fatti: “Mercoledì una donna cubana è venuta a casa mia e abbiamo consumato droga. Poi il giorno dopo ho preso appuntamento a via Riboty con una cinese”. (Adnkronos)

Questore Roma: ora cittadini possono tornare ad essere tranquilli

“In merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati, siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che stanno portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l’Arma dei Carabinieri, seguendo le indicazioni della Procura della Repubblica.

Per dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il procuratore Lo Voi, con il quale siamo costantemente in contatto, per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il pm titolare, insieme al Capo della Squadra Mobile”. Lo dichiara il questore di Roma, Mario Della Cioppa.

“Quale Autorità provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza- sottolinea Della Cioppa- posso assicurare che al momento la situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare a essere più tranquilla, perché altri fatti collegati a questi tragici eventi avvenuti non ci saranno. Al momento opportuno, gli organi investigativi e la Procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose”. (Mgn/ Dire)