Roma. Omicidio Sacchi, teste: Anastasiya fumava canne e Luca si arrabbiava

“Anastasiya, Giovanni Princi e Clementina Florentina Burcea stavano fumando canne e per questo Luca si arrabbiava con loro”

Luca Sacchi, il 24enne ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, pub in zona Appio, a Roma, litigava con la fidanzata Anastasiya Kylemnyk perché questa "fumava le canne". Questo quanto emerge dall'informativa dei Carabinieri del Nucleo Investigativo depositata oggi al tribunale del Riesame dal pm Nadia Plastina.

"In vacanza Concetta Galati (madre di Sacchi) e il marito Alfonso Sacchi erano andati a prendere il figlio Federico Sacchi presso un appartamento in uso a Giovanni Princi. Al loro arrivo si era affacciato solo il figlio Luca. Poi, dal figlio Federico la Galati aveva appreso che quella sera Anastasiya, Giovanni Princi e Clementina Florentina Burcea stavano fumando canne e per tale ragione il figlio Luca si arrabbiava con loro".

"Poi, in un'altra occasione – si legge nelle pagine dell'informativa – sempre in vacanza, andammo a prendere mio figlio Federico lì dove abita Princi e si affacciò solo Luca. Mi raccontò poi mio figlio Federico che Anastasiya, Princi e la fidanzata fumavano canne e Luca si era arrabbiato". E a causa dei suoi comportamenti, Anastasiya non frequentava più la casa della famiglia Sacchi dal mese precedente all'omicidio.

"Concetta Galati – scrivono ancora i Carabinieri – ha riferito al figlio Luca quanto appreso da Federico e, probabilmente a causa di ciò, Anastasiya si era risentita. La teste associa quest'ultimo episodio al fatto che da settembre scorso Anastasiya non ha più frequentato la loro casa. Infatti, il figlio Luca per incontrare la fidanzata, usciva dopo cena, contrariamente alla loro abitudine di restare in casa. Aggiunge poi che alla sua richiesta di chiarimenti il figlio Luca le aveva risposto 'Mamma tu sei sempre nervosa ecco perché non viene'".

Rapporti degenerati tra la famiglia Sacchi e Anastasiya

I rapporti tra la famiglia di Luca Sacchi e la fidanzata del giovane, erano degenerati negli ultimi mesi. In particolare, il quadro teso, emerge da un'intercettazione del 3 novembre scorso tra la 25enne e una sua amica. L'amica le chiede: "Stai dalla famiglia di lui?" e Anastasiya risponde: "No, ho scritto al fratello tutti questi giorni, non mi ha mai risposto". "Nella lunga conversazione- si legge nell'informativa- appare evidente che Anastasiya prova un forte astio verso tutti i familiari di Luca.

"Poi quella c'ha una famiglia piena di calabresi ignoranti, non si sa da dove vengono", opppure "La madre di Luca non ha mai lavorato, non ha mai fatto nulla". Nella conversazione con l'amica, Anastasiya, riferendosi al ristorante della famiglia Sacchi, aggiunge: "Sò tutte carucce, tutti carini, pure il padre de Luca è carino. Lei è 'na cozza, 'na botte, dò cazzo va". Il dialogo, scrivono i Carabinieri, "di nessun interesse per le indagini, evidenzia i degenerati rapporti tra Anastasiya e la famiglia Sacchi. Verosimilmente peggiorati ulteriormente dopo la morte di Luca Sacchi". (Ago/ Dire) 

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