Roma. Piano Arenili, 53% di spiagge libere e abbattimento Lungomuro, concessioni diminuite da 70 a 25

I romani che andranno a Ostia avranno 50 luoghi dove potersi godere il mare, oltre alle spiagge libere già esistenti

Spiaggia libera a Ostia

Spiaggia libera a Ostia

Il 53% di spiagge libere (65 se si considera anche Castel Porziano e il 3% in più rispetto alle prescrizioni del Pua regionale), concessioni diminuite di due terzi, passando dalle attuali 71 a 25, visuale del mare garantita per il 50% con gli elementi separatori tra gli stabilimenti che non potranno essere alti oltre 1.10 metri, ed eliminazione della passeggiata voluta da Virginia Raggi.

Sono i punti cardine del PUA (Piano di Utilizzo degli Arenili) di Roma (cioè di Ostia) varato dalla Giunta Gualtieri e che ora è atteso da un lungo iter che dovrebbe durare circa due anni: prima l’ok dalle commissioni capitoline e dall’Assemblea, la Vas (Valutazione ambientale strategica), a meno che non si scelga una modalità differente, e infine alcuni passaggi tecnici degli uffici. Poi ci saranno i bandi.

In sostanza, se non ci saranno cambiamenti nei numeri, i romani che andranno a Ostia avranno 50 luoghi (tra stabilimenti, spiaggia libera e, all’interno di quest’ultima categoria, spiaggia libera attrezzata) dove potersi godere il mare, oltre alle spiagge libere che attualmente esistono già.

Come detto, le concessioni saranno 25 e corrisponderanno ad altrettanti subambiti in cui sono stati divisi 8 ambiti in cui, a loro volta, sono state ripartite le 4 macroaree del litorale di Ostia: Foce del Tevere, Settore Urbano (che certamente avrà un terzo di spiagge libere), Settore Ricreativo-Sportivo-Naturalistico e Settore Naturalistico.

I varchi da lasciare liberi per l’accesso al litorale sono garantiti e hanno una distanza massima di 300 metri, con una ampiezza minima per l’accesso di 3 metri.

Edifici balneari storici con valore architettonico

La proposta della Giunta impatta sugli edifici balneari storici con valore architettonico. Si riduce il numero di quelli da preservare, per favorire un pieno recupero del litorale, mentre si prevede il recupero degli edifici vincolati che saranno liberamente accessibili.

Gli edifici balneari storici con valore architettonico saranno dunque seguenti: Lido (primo Progetto dell’ing. G. B. Milani – data 1924); Capanno (Progetto dell’arch. L.Moretti – data 1937); Plinius (Progetto dell’arch. L.Botti – data 1933); Belsito (Progetto dell’arch. G.Perez Bonsignore – data 1949); Lega Navale (Progetto dell’ing.C.Giovannetti – data 1937); Kursaal (Progetto dell’arch. A Lapadula – data 1950); Vecchia Pineta (Progetto dell’arch. V.Vallot & Ing.G.Sicher – data 1933).

Viene invece eliminata la categoria degli edifici balneari con valore testimoniale, per favorire una redistribuzione dei servizi in modo più omogeneo e meno invasivo, e una flessibilità nella riconfigurazione delle parti costruite. Quindi, in questi casi chi si aggiudicherà il bando dovrà anche provvedere alla rimozione di eventuali abusi.

Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

“E’ proposta molto ambiziosa di grande cambiamento di una delle cose più pregiate di Roma: il suo mare – ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – È un Pua molto innovativo rispetto a quello della scorsa amministrazione e fortemente orientato all’obiettivo dell’interesse pubblico, della qualità e della sostenibilità ambientale.

Con questo piano avremo più operatori rispetto agli attuali e senza un’eccessiva concentrazione perché le concessioni non saranno più piccole di un chilometro e in questo modo sarà garantito l’accesso anche a operatori più piccoli, oltre che più spiaggia libera”.

Passeggiata sul lungomare ereditata dalla Raggi

Quanto alla passeggiata sul lungomare ereditata dalla Giunta Raggi, Gualtieri spiega che “è stata eliminata questa idea perché le persone non potevano fermarsi e sarebbe stato di difficile gestione”. I bandi “prevedranno come condizione, sembra scontato da dire, l’abbattimento degli abusi”, ha aggiunto Gualtieri per poi assicurare che “entro la fine della legislatura, ma mi auguro anche prima, sarà abbattuto il lungomuro.

La qualità deve essere diffusa e integrata anche con ciò che c’è alle spalle del lungomare. Non è solo una questione di visuale, bisogna integrare il mare di Roma con Roma”.

Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia

L’assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha ricordato che Roma aspetta dal 2015 l’approvazione definitiva del Pua: “Oggi siamo alla fase zero. L’amministrazione vuole confrontarsi con tutti: categorie, cittadini e associazioni. Sarà un percorso lungo ma a questa fase di ascolto deve corrispondere la consapevolezza che questo percorso vogliamo concluderlo, altrimenti non ci sarà la riqualificazione del lungomare e abbattimento del lungo muro”.

Presidente Municipio X, Mario Falconi

Nel frattempo “sulle concessioni attuali scadute si faranno bandi annuali o eventuali proroghe, dove ci sono le condizioni”, ha aggiunto Veloccia. Per il presidente del Municipio X, Mario Falconi, “questa è una giornata importante per chi come me vive in questo territorio da oltre 50 anni e ha notato un abbandono progressivo di interesse.

Il viaggio è iniziato col piede giusto. Quando mi chiesero di candidarmi presidente avevo delle incertezze, ora ho una spinta in più per andare avanti. Nei tempi giusti arriveremo a meta. Vorrei che Ostia non fosse vissuta solo 3 mesi l’anno e questa è la spinta per rilanciarla”. (Mtr/ Dire)