Roma, record prezzi carburante: zone e quartieri più economici

L’escalation dei prezzi del carburante grava sulle famiglie: più di 400 euro in più all’anno. I settori come i trasporti, l’agricoltura e la logistica subiranno gravosi oneri

Carburante

Oltre luce e gas, aumenta anche il carburante. Nella capitale da un paio di settimane è evidente il rincaro sia di benzina che del gasolio. Nonostante ci siano delle applicazioni che indicano quale sia il prezzo migliore, l’aumento del prezzo ha coinvolto tutti i distributori.

Un evidente conseguenza della crisi tra la Russia e l’Ucraina. Infatti, dopo le tensioni anche con la Nato a causa della parziale invasione della Russia in Ucraina, c’è stato un incremento di oltre 100 dollari.

In base ai dati giornalieri del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) nella Capitale i costi variano da un minimo di 1,759 euro al litro a un massimo di 1,938 euro al litro per la benzina. Mentre per quanto riguarda il gasolio il prezzo varia da un minimo di 1,639 euro al litro a un 1,835 euro al litro.

Prenestina, Litorale e Cristoforo Colombo zone più economiche

Per quanto riguarda la benzina i distributori più economici con 1,759 al litro si trovano in via Prenestina, Casilina, Litorale e Cristoforo Colombo. In zona Lungotevere, Merulana e Balduina i prezzi arrivano fino a 1,889 al litro. Se, invece, si deve fare rifornimento in autostrada o si sceglie la modalità servito si può arrivare anche ad oltre i 2 euro al litro.

Un po’ differente invece è il gasolio. I distributori più economici sono sempre situati su via Litorale ma anche in via Aurelia con un prezzo di 1,629 euro. Questi poi sono seguiti da via di Pietralata, via Zigliara con 1,649 fino a un 1,780 circa tra via Merulana e Lungotevere. In autostrada il prezzo può arrivare anche a 1,835.

Record prezzi carburante grava sulle famiglie

Una situazione che non solo pesa nelle tasche delle famiglie che secondo le stime si ritroveranno a spendere circa 400 euro in più l’anno rispetto a prima, ma anche sulle piccole e grandi imprese.

L’aumento del carburante indubbiamente coinvolge i settori di taxi, società di trasporto, ma anche agricoltura e la logistica. Quest’ultimo in Italia, secondo l’analisi della Coldiretti, deve già affrontare 11% delle spese rispetto alla media europea.

Attualmente con un pieno di oltre 16 euro in più rispetto allo scorso anno, il Governo non ha ancora attuato misure di prevenzione o di tutela per sopperire all’escalation dei listini dei carburanti.