Roy il gigolò: “L’8 marzo molti mariti mi regalano alle mogli per amore”

Roy, un passato da spogliarellista prima di diventare gigolò, ha parlato di ciò che accade nella sera dell’otto marzo

Roy, gigolò italiano, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2 nel corso del format "I Lunatici".

Roy, un passato da spogliarellista prima di diventare gigolò, ha parlato di ciò che accade nella sera dell'otto marzo: "Quando facevo gli spogliarelli era una grande festa, si incassavano bei soldoni. Iniziavo alle 20.00, ogni mezzora entravo in un locale diverso. C'erano le zie, le notte, erano timide, poi quando le prendevi si divertivano, io facevo un bel cerchio, prendevo sempre la nonnina, la zia, la donna simpatica, impacciata, e tentavo di coinvolgerla. Ora invece lavoro più in notturna, più in solitaria. Di solito l'8 marzo è dedicato più alle coppie o alle donne single che decidono di farsi un bel regalo nella serata. Lavoro molto con le coppie, l'uomo mi regala alla moglie, l'otto marzo capita spesso. Gli uomini regalano gigolò alle mogli come gesto d'amore, per il gusto di vederli ed eccitarsi insieme a loro. E' un gesto d'amore, in pochi lo comprendono. Ho studiato queste coppie, le frequento, con alcune divento anche amico. Posso assicurare che sono coppie che si amano vero veramente. Sono coppie in cui manca il senso del possesso".

Roy ha lanciato anche una provocazione legata al baratto: "Ho fatto una provocazione, la nostra professione purtroppo non è regolamentata. Ci attaccano perché prendiamo soldi in nero. Quindi ho pensato di ritornare al baratto. Esco con una donna e invece delle solite 500 o 1000 euro mi fa un regalo, magari tecnologico. Un televisore al plasma, un cellulare. Il baratto sotto forma di elettrodomestici o di generi alimentari. Purtroppo questo mestiere non ce lo vogliono riconoscere. Ci sono troppe lacune. Tutti pensano che chi faccia questo lavoro sia un disadattato, se lo fa una donna molti credono che abbia dei problemi, non è sempre così".  

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