Serie B: rinviato a data da destinarsi il derby Frosinone-Latina

La notizia ha fatto seguito alla richiesta del sindaco Ottaviani di disporre il rinvio per motivi di ordine pubblico

Ha fatto rumore la decisione presa ieri mattina dal Prefetto di Frosinone, a seguito della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, che decreta il rinvio a data da destinarsi (probabilmente dopo Pasqua) dell’attesissimo derby ciociaro tra Frosinone e Latina, in programma alle 15.

La notizia ha fatto seguito alla richiesta del sindaco Ottaviani, di disporre il rinvio per motivi di ordine pubblico a causa della protesta dei tifosi ciociari provocata dalla chiusura dei settori "Distinti" e "Tribuna Centrale" prevista dalla Corte d'Appello Federale. 

Durissima la reazione della società nero-azzurra che, attraverso il proprio sito ufficiale, commenta così l’accaduto: "La decisione di non far disputare il derby tra Frosinone e Latina rappresenta un atto grave, che comporta dannose conseguenze per il Latina calcio e per la tifoseria nerazzurra. Esprimiamo tutta la nostra amarezza, riteniamo inaccettabile che le istituzioni preposte non siano state in grado di garantire la sicurezza in una gara del campionato nazionale di serie B e quindi assicurare il regolare svolgimento di una partita, abdicando di fatto al proprio ruolo e alle proprie funzioni. Inoltre si è creato un pessimo precedente per il futuro poiché le istituzioni non hanno saputo opporsi al comportamento minaccioso dei tifosi: non si può permettere a queste persone di decidere se far giocare o meno una partita di calcio. Gli Ultrà hanno vinto con le minacce. Non condividiamo le ragioni che hanno portato al rinvio della gara a 24 ore dalla disputa: il Latina calcio si ritiene danneggiato da questa decisione che, di fatto, altera il regolare svolgimento del campionato.

Ci preme sottolineare, allo stesso tempo, i gravi danni arrecati alla nostra tifoseria e all’intera città di Latina. Quasi duemila persone si erano mobilitate per sostenere la squadra in questa trasferta, acquistando i biglietti e noleggiando numerosi pullman, sostenendo costi che nessuno ora andrà a risarcire. Per non parlare dell’impegno organizzativo profuso da settimane, con tante persone che hanno sottratto tempo e risorse alle proprie famiglie e ai propri affetti, per poi vedere vanificati tanti sforzi da una decisione inconcepibile a 24 ore dall’evento in programma. Stiamo parlando di un altro schiaffo dato al Latina calcio, alla città intera e alla tifoseria nerazzurra che siamo certi saprà reagire, come ha sempre fatto finora, con grande civiltà e sportività”.

Ricordiamo che la decisione è arrivata in seguito alla richiesta del sindaco di Frosinone Ottaviani, dopo che la Corte federale della Figc ha respinto il ricorso della società ciociara, decidendo di lasciare chiusi i distinti e la tribuna centrale dello stadio Matusa per il derby. Il Frosinone aveva presentato ricorso ai provvedimenti del giudice sportivo dopo la gara casalinga con l’Entella, finita 3-3 con pari dei liguri in pieno recupero, che aveva scatenato tensioni e polemiche.

“Se vi è il pericolo che il derby Frosinone-Latina, con la chiusura di mezzo stadio, possa provocare problemi all’interno del quartiere Matusa ai residenti e ai passanti, con intuibili conseguenze anche in danno del FrosinoneCalcio – ha dichiarato nella mattinata di ieri Ottaviani – allora il buon senso consiglierebbe di rinviarlo, per consentire a tutti i tifosi, sia quelli del Latina sia quelli del Frosinone, di celebrare una giornata di festa dello sport e della città”. “Per questo ho chiesto al Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico e per la Sicurezza, in buona sostanza al Ministero dell’Interno, di spostare il derby ad altra data, permettendo l’utilizzo completo delle tribune. Rispettando così la decisione del giudice sportivo (anche se non condivisibile), ma evitando che una risorsa si trasformi in un problema. Per tutti”.

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