Si spacca la comunità ebraica di Roma
Dimissioni di due assessori della giunta in contrasto con il presidente Riccardo Pacifici
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L'intervista rilasciata nei giorni scorsi dal presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici al giornale israeliano Haaretz secondo il quale Pacifici avrebbe affermato “Il partito di Grillo è ancora più pericoloso dei fascisti” ha prodotto una spaccatura all'interno della Giunta della comunità ebraica romana. Frasi poi smentite dal diretto interessato e che però non sono state digerite dai due assessori e da altri sei consiglieri che hanno comunicato per iscritto le dimissioni “dalla carica di membri di Giunta e dagli incarichi esterni alla Giunta”.
Le firme sono di Massimo Bassan, Guido Coen, Victor Magiar, Giacomo Moscati, Livia Ottolenghi, Emanuele Pace, Dora Piperno e Serena Terracina. Nella lettera di dimissioni si esprime “il dissenso nei confronti della strategia di comunicazione e della metodologia decisionale attuate dal Presidente in carica della CER. Particolarmente grave e intempestivo, in questo delicato momento della vita pubblica italiana, è l'ultimo episodio, la sua intervista rilasciata ad Haaretz e appresa dai consiglieri solo attraverso i mass media, anche se in parte esprime preoccupazioni condivisibili. Di fronte a questo modo di rappresentare la CER, riteniamo che sia necessario dare le dimissioni da membri di Giunta e dagli incarichi che abbiamo ricevuto dalla Giunta”.
Pacifici risponde che “Mi sembra inopportuno rendere pubbliche dimissioni che devono ancora essere discusse all'interno dell'organo della comunità ebraica” e ancora “Non ho mai dichiarato che il movimento di Grillo è peggiore dei fascisti e non l’ho mai pensato. Siamo vigili, però, di fronte ai molteplici commenti che si leggono sui post del blog di Grillo e che richiamano alla mente la cultura dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Commenti che spesso sono ostili nei confronti degli ebrei e di Israele”.