Strage Fidene, M5S: Squallido l’accostamento tra killer e Reddito di Cittadinanza

“Dopo ‘scansafatiche’, ‘divanisti’ e ‘truffatori’, si sottintende un’accusa inaccettabile che respingiamo con forza”

Carabinieri intervenuti nella strage di Fidene, Roma

Fidene, luogo della tragica sparatoria dove sono decedute tre donne

“L’accostamento che alcuni media stanno facendo in queste ore tra l’autore della strage di Roma e il fatto che sia stato un percettore del Reddito di Cittadinanza è vergognoso ed evidenzia l’accanimento mediatico verso questa misura di protezione sociale; un accanimento di fatto propedeutico alla guerra ai poveri che il Governo ha dichiarato ai fragili di questo paese.

Speculazioni di questo tipo non sono nuove, proseguono sulla scia degli insulti già rivolti alle persone più vulnerabili e costrette a chiedere il Reddito di Cittadinanza. Ma ora, dopo ‘scansafatiche’, ‘divanisti’ e ‘truffatori’, si sottintende un’accusa inaccettabile che respingiamo con tutte le nostre forze.

Mettere in discussione questa misura solo perché tra chi ne ha usufruito vi è una persona che ha poi commesso un reato, equivale a dire che se un criminale ha percepito l’assegno unico o la Naspi andrebbero tolte anche quelle. Ci sono dei limiti che non andrebbero mai superati. La fiducia nelle istituzioni e nell’informazione passa anche da questo”.

Così i capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri e Barbara Floridia.

(Vid/ Dire)