Un’edizione “Speciale” della Passione Vivente di Castrocielo

CASTROCIELO – Un’anticipazione speciale della Passione Vivente per regalare un momento di felicità a chi il Venerdì Santo non avrà la possibilità di scendere in piazza. Mentre in paese fervono i preparativi in vista della XXXVI edizione (venerdì 18 aprile ore 20.30), nella domenica delle Palme nella cappella della Rsa e Casa di riposo “Santa Maria” di Castrocielo è andata in scena una versione riadattata della celebre manifestazione castrocielse. Da qualche anno l’associazione Passione vivente, insieme alla Pro Loco e la collaborazione della parrocchia Santa Lucia V.M. allestiscono nell’istituto la rappresentazione religiosa in una versione speciale: in un ambiente più raccolto e con scene che non richiedano di grandi scenografie. In questo modo le ospiti, le suore e gli operatori della Rsa hanno assistito e vissuto, insieme ai protagonisti, gli ultimi momenti della vita di Gesù, dall’ultima Cena all’Orto degli Ulivi, dall’ingresso di Pilato con i soldati romani e il Processo fino alla Resurrezione. Una Passione in formato “ridotto”, nelle scene e dialoghi, ma integra nel suo significato più profondo. «La Passione Vivente è stata adattata tenendo conto dell’ambiente, tanto è vero che non sono state inserite quelle scene che in qualche modo potevano toccare la sensibilità delle ospiti della Rsa», ha spiegato Balduccio Materiale, membro dell’associazione Passione Vivente, che ha curato la regia dell’evento. «Vogliamo aumentare la sensibilità nei confronti di un mondo che di solito viene emarginato – ha continuato Materiale –. Questo istituto è sempre disponibile, non è arroccato su se stesso e se sollecitato in qualsiasi altra iniziativa di carattere umanitario è sempre presente. L’idea di portare qui la passione è nata proprio per dire loro “grazie”». «Abbiamo voluto proporre una versione ridotta a favore delle ospiti della Rsa “Santa Maria” – ha aggiunto Gianni Fantaccione, presidente della Pro Loco – per non far sentire la struttura e le sue ospiti avulsa dal contesto sociale. La Rsa è fortemente inserita nel tessuto sociale del territorio e nelle nostre associazioni. Questa è un’occasione in più per rafforzare i rapporti tra la struttura e il territorio».

Lascia un commento