Vaccini, Rezza: “Situazione buona ma non ottimale: ecco cosa succederà in inverno”

Parla il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute: “Dobbiamo essere pronti a una nuova epidemia da malattia x”

Vaccino anti-Covid

Vaccino anti-Covid

Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, come riportato da Tgcom24.mediaset.it, è intervenuto sulla situazione legata alla vaccinazione in Italia. Ha rivelato anche come il nostro Paese sia uno di quelli con l’incidenza più bassa grazie alla campagna vaccinale e all’uso della mascherina al chiuso.

“Dobbiamo raggiungere la soglia del 90%”

Rezza rivela: “Per tenere sotto controllo il coronavirus, con un R0 tra 5 e 6, dobbiamo raggiungere la soglia del 90% molto probabilmente. La situazione è molto buona ma non ottimale. Abbiamo ancora alcuni casi e 30-40 morti al giorno. L’Italia è uno dei Paesi con l’incidenza più bassa, grazie alla campagna di vaccinazione e all’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi”.

Cosa succederà in inverno?

Diversi fattori influiranno sulla situazione dell”inverno che è ormai alle porte. La copertura vaccinale è uno di questi, e come spiega Rezza: “Rimane una Rimane una grossa fetta di irremovibili: sono ancora 7 milioni e 600mila gli italiani che non hanno fatto neanche una dose. E sono quelli tra i 30 e i 49 anni che fanno più resistenza. L’80,5% nella fascia tra i 20 e i 29 anni invece si è immunizzato. Il desiderio di socialità spinge la campagna anche tra i teenager: 3 milioni di ragazzi tra i 12 e i 19 anni hanno fatto le due dosi, il 68,27% ha già fatto la prima. Sono in totale 88 milioni i vaccini finora somministrati, con l’81,9% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo. Una percentuale che sfiora l’86% se si considera chi ha fatto almeno una dose

“Dobbiamo essere pronti a una nuova epidemia”

Il direttore aggiunge poi che “dobbiamo essere pronti a una nuova epidemia da ‘malattia x‘, tra dieci o cinquant’anni. Il Covid ci ha insegnato che ci aspettavamo un’influenza ed è arrivata una pandemia. Abbiamo altri virus, per esempio quelli trasmessi dalle zanzare, che a causa dei cambiamenti climatici potrebbero assumere dimensione internazionale. Quelli che ci preoccupano di più, tuttavia, sono quelli respiratori”.

“Pianificare già da ora”

“È necessario – conclude Rezza – avere sempre dispositivi di protezione individuale, e attivare tutto ciò che è possibile in termini di contromisure mediche. Dobbiamo pianificare già da ora, per evitare di trovarci di fronte a una nuova emergenza pandemica”.

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