Valmontone, protocollo d’intesa, parla l’opposizione

Piero Attiani: vi spiego io perché si tratta di modifiche peggiorative

Lo scorso 27 aprile venivano approvate in Consiglio Comunale le modifiche sull’Accordo Quadro stipulato nel 2002 tra il Comune di Valmontone ed il Polo Turistico Integrato. L’Assessore all’urbanistica Marco Gentili in una recente intervista aveva dichiarato che le modifiche alla convenzione fossero l’unica strada per recuperare il credito che il Comune di Valmontone ha accumulato negli anni, e per garantire un entrata quanto più certa per il futuro. Non sembra dello stesso avviso il consigliere d’opposizione Piero Attiani, il quale ci racconta perché si tratterebbe di un accordo significativamente ‘peggiorativo’.

Ma prima proviamo a fare chiarezza: l’accordo originario già rivisitato nel 2010 dalla giunta Angelucci, ed in seguito integrato dal Commissario Prefettizio, scadeva nel dicembre del 2016. Il nuovo accordo siglato andrà a coprire i prossimi 5 anni, e riguarda le società Alfa Park e Alfa 4 (società del parco,per intenderci), mentre è previsto un accordo separato con la Promos (società che gestisce l’Outlet)della durata di 3 anni. “Nell’accordo originario– ci spiega Attiani – la società che gestiva l’Outlet doveva corrispondere 200.000 euro l’anno al Comune, di cui 100.000 euro da destinarsi ad attività programmate all’interno del polo turistico ed altri 100.000 euro al Comune di Valmontone per iniziative di vario tipo. Nel nuovo accordo scompare questa condizione e l’Outlet dovrà corrispondere unicamente 100.000 euro l’anno per i prossimi 3 anni, includendo in questa somma anche le spese per la manutenzione (che prima venivano rimborsate da tutte le società del polo turistico integrato al Comune di Valmontone, fino ad un massimo di 120.000euro)”.

“Inoltre per quanto riguarda i parcheggi, nell’accordo originale, la società del parco versava  il 5% degli incassi e un minimo garantito di 100.000 euro l’anno, con la previsione che se pure L’Outlet avesse istituito i parcheggi a pagamento, sarebbe stata corrisposta la medesima percentuale con un minimo garantito di 25.000 euro l’anno. Condizioni che non si ritrovano nelle modifiche apportate di recente e che vanno a rinnovare la gestione dei parcheggi per i prossimi 18 anni, insieme alla corresponsione di soli 50.000 annui”. Gli unici a pagarne le somme sembrano essere proprio i cittadini e l’ente comunale stesso che in questa maniera vedrà circa 3 milioni di euro in meno nelle proprie casse.

“Per non parlare del fatto che il Parco non paga da cinque anni il minimo garantito, procurando al bilancio dell’Ente un buco di 500.000 euro di crediti non riscossi, che la giunta Latini ha deciso di rateizzare fino al 2022”. Una volta si diceva “a Valmontone tutti pagano le tasse e tutti le pagano di meno”. Non sembra essere più così, almeno per quanto riguarda Parco e Outlet.  Basti pensare che solo nel 2011 le società del parco hanno rimborsato 120.000 euro alle casse comunali per le già citate spese di manutenzione, dopodiché non sono mai state riscosse altre somme, neanche per Imu e Tari.

“Ci auguriamo che in un futuro prossimo queste condizioni vengano riviste ad esclusivo vantaggio dei cittadini valmontonesi”. Altro aspetto non chiaro al consigliere Attiani e che si legge nell’accordo è quello che riguarda l’autorizzazione da parte del Comune all’apertura di un autolavaggio su via della Pace, proprio sulla strada che conduce a Parco ed Outlet “il rischio è che venga stravolto il progetto iniziale approvato con un accordo di programma tra Comune, Regione e l’allora provincia di Roma, che mai aveva previsto nulla del genere. Come gruppo di opposizione abbiamo richiesto in Consiglio Comunale chiarimenti in merito all’Assessore Gentili, ma nella risposta abbiamo colto tutto il suo impaccio”.

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