Villalba di Guidonia, residenze finte per permessi di soggiorno facili

L’allarme è lanciato dal Comune di Guidonia Montecelio che ha effettuato controlli anagrafici alle abitazioni in affitto a stranieri

Borgo Medievale di Montecelio

Borgo Medievale di Montecelio

L’allarme è lanciato direttamente dal Comune di Guidonia Montecelio che ha effettuato, tramite il corpo della Polizia Municipale, controlli anagrafici alle abitazioni in affitto a stranieri.

Una operazione di sorveglianza che si inserisce in un più ampio “pacchetto sicurezza” pianificato dal Consiglio Comunale a seguito di numerosi episodi di risse nel centro storico quando un gruppo di cittadini stranieri assaltarono un locale.

Quarantacinque residenti fantasma

Ben trentasei gli appartamenti finiti sotto la lente dei controllo della Polizia Locale, ne sono emersi quarantacinque casi di persone che non abitano in quelle case. La conseguenza diretta è la cancellazione dall’anagrafe mentre per i proprietari degli appartamenti scatteranno i controlli fiscali.

Dalle sale del Comune fanno sapere che «Questo enorme numero di residenti fantasma, tutti stranieri, è con probabilità connesso con il fenomeno dei permessi di soggiorno “facili” che più di una volta sono finiti agli onori delle cronache».

A seguito di tali controlli «Abbiamo attivato il procedimento di cancellazione anagrafica d’ufficio per irreperibilità e i proprietari degli immobili, utilizzati in questo modo irregolare, saranno sottoposti a ulteriori controlli anche di natura fiscale».

Residenze fittizie e negozi abusivi

Nel corso degli accertamenti la Polizia Locale ha rilevato un cambio di destinazione d’uso abusivo da parte di un cittadino straniero: senza alcuna autorizzazione ha trasformato in civile abitazione un negozio con ingresso strada. Naturalmente il negozio abusivo è stato chiuso e posto sotto sequestro.

A dare inizio alle numerose segnalazioni dei residenti e all’operazione in corso, una maxi rissa scoppiata nello scorso maggio tra cittadini romeni e nordafricani sfociata in lanci di bottiglie e assalti a un negozio.

Da qui, la richiesta fatta non solo a Villalba ma anche all’Albuccione, di un presidio dell’Esercito per contrastare il degrado e l’illegalità. Si attende ora la risposta della Provincia in merito alla questione. Intanto i controlli proseguono serrati.