A Piazza Montecitorio per dire basta ai maltrattamenti di animali

Il PAE (Partito Animalista Europeo) in collaborazione con il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali (NOITA) ha organizzato, nei giorni scorsi, una manifestazione nazionale di protesta

Sono arrivati da mezza Italia per gridare la loro rabbia contro i maltrattamenti e le uccisioni che hanno riguardato gli animali negli ultimi mesi e chiedere ai parlamentari l’inasprimento della pena per chi si macchia di crimini così efferati contro i nostri amici a quattro zampe. Il caso di Angelo, il cane ucciso in maniera indicibile, con tanto di filmato messo in rete ripreso dagli aguzzini nel cosentino, è soltanto l’ultimo dei casi tragici che hanno indignato l’opinione pubblica, incredula di fronte allo sfoggio di tanta crudeltà.

Il PAE (Partito Animalista Europeo) in collaborazione con il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali (NOITA) ha organizzato, nei giorni scorsi, una manifestazione nazionale di protesta che ha voluto porre di nuovo l’accento sulla situazione di degrado e violenza cui sono sottoposti gli animali nel nostro Paese. Dagli allevamenti intensivi fino ai cosiddetti canili lager per arrivare ai casi di barbarie che hanno portato alla morte cani come il già citato Angelo e che” vedono, nella stragrande maggioranza dei casi, i responsabili a piede libero”.

La denuncia del presidente del PAE, Stefano Fuccelli, è stata accolta da applausi e cori da stadio in una piazza Montecitorio gremita da partecipanti alla manifestazione che sono arrivati da ogni parte del Paese e non solo. Luisa, infatti, è giunta addirittura dall’Australia per testimoniare, con la sua presenza, il suo amore per i quattro zampe. Campana di origine, anche lei ha la sua storia drammatica da raccontare. “Il mio Zen, mi dice emozionata, era uno splendido gatto che amavo. Tenerissimo, ricorda, è stato bastonato da delinquenti che lo hanno ridotto in fin di vita”.

Enza è della provincia di Potenza e, per passione, si occupa di randagismo. Due dei “suoi” cani, Artur e Ugo, sono stati uccisi. Probabilmente avvelenati. Del fatto, dice, sono state informate le autorità ma, finora, non si è arrivati a nulla. 

Intanto sono iniziati i canti e gli slogan che ricordano Angelo e gli altri animali uccisi. La piazza si colora di striscioni e bandiere e fotografie in bella mostra che incuriosiscono anche gli agenti di polizia che, tranquillamente, tengono d’occhio una folla rumorosa e tranquilla.

Aurora Stella è una scrittrice. E’ della provincia di Roma. “Due cagnoloni, racconta, giravano per il paese da mesi (siamo a Gallicano nel Lazio). Impauriti, evidentemente a causa di maltrattamenti da parte di qualcuno, i due cani erano riusciti a fuggire dagli interventi degli “accalappiacani”. Così, prosegue, con altre volontarie, avevamo deciso di prendercene cura cercando di tranquillizzarli e renderli più socievoli nei confronti dell’uomo. Evidentemente, però, a qualcuno davano fastidio tanto che, un giorno, quel qualcuno ha pensato bene di risolvere la questione a modo suo sparando, con un fucile di quelli che si usano per i cinghiali, ai cani e ferendone gravemente uno. Tutto questo, ha sottolineato, accadeva nel centro abitato del paese!”.

Il Presidente del Senato Grasso, con una lettera inviata a Fuccelli, ha voluto esternare la propria vicinanza ai manifestanti così come l’Onorevole Brambilla che, in collegamento diretto da Milano, ha ribadito la necessità di cambiare la legge che, ad oggi, non tutela come si dovrebbe, gli animali.

La Rai e Mediaset erano presenti con le loro telecamere e proprio un’altra testimonianza che ha dell’incredibile e della quale si è occupata anche una nota trasmissione di Canale 5, è quella che ho raccolto da Dario e Felicia che arrivano da Olevano Romano.Siamo stati aggrediti nella nostra proprietà da una persona vicina di casa che si è presentata armata e che ha fatto fuoco contro i nostri due cani con il suo fucile da caccia, uccidendoli. Terrorizzati e increduli, distrutti dal dolore per la perdita subita (mi fa vedere le foto dei due pastori tedeschi) abbiamo denunciato il crimine e siamo in attesa di sapere, di capire. Quello che è successo, concludono, è qualcosa che non si può spiegare. Siamo traumatizzati e siamo qui, oggi, perché episodi terribili come quello che abbiamo vissuto noi, non si devono ripetere mai più.”.

Sono state accese le fiaccole. Artisti, arrivati da Torino, cantano la loro canzone scritta apposta per l’evento romano. Raffaella Sampaolesi, instancabile attivista e tra gli organizzatori della manifestazione, sorregge un cartello con le immagini dei cani trucidati dalla violenza di qualche balordo. Fuccelli si avvicina, soddisfatto. “Quello di oggi, mi dice, è stato un grande risultato. Tanta gente che, nonostante fossimo in pieno periodo natalizio, ha voluto partecipare con la passione, con il cuore. Chiediamo alla politica, sottolinea nuovamente, di inasprire la pena per chi si renda protagonista di maltrattamenti contro gli animali. Angelo, il cane ucciso a Sangineto, è divenuto il simbolo della nostra lotta, della nostra tenacia che ci ha spinto, anche oggi, fino a Montecitorio per chiedere giustizia. Ringrazio il Presidente Grasso e l’Onorevole Brambilla. Ringrazio te e tutti gli intervenuti e gli organi di stampa che hanno voluto seguire questo nostro passo ulteriore verso la civiltà.”.

*Foto di Remo Sabatini

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