Alitosi, sgradevole patologia da combattere e curare

Si tratta di una malattia che può essere segnale di problemi più gravi

Alitosi: è un disturbo di tipo organico che si manifesta con l’emissione di odore sgradevole, attraverso l’atto espiratorio o anche il semplice eloquio. Viene avvertita prima di tutto dalle persone che circondano chi ne è affetto, il quale sovente non si rende conto del problema perché il suo gusto e olfatto, possono andare incontro a un adattamento, con conseguente insensibilità ai sapori e agli odori sgradevoli. L’alitosi colpisce entrambi i sessi e tutte le età, con una prevalenza nella popolazione anziana. In altri casi ci si può rendere conto del disturbo, ma si avverte una sorta di ostacolo psicologico nell’esprimerlo, proprio come accade per altri disturbi di tipo organico più gravi. In condizioni normali, l’odore del cavo orale può registrare delle variazioni nella sua intensità e tipologia in relazione ad alcune variabili quali età, sesso, abitudini alimentari. Tali cambiamenti possono manifestarsi in noi stessi nel corso della giornata.

A tutti è ben noto il fatto di potere avvertire un gusto cattivo al risveglio al mattino, che può manifestarsi probabilmente con una alitosi: tale condizione è senz’altro favorita dalla riduzione del flusso salivare, che normalmente si ha nel corso del riposo notturno e che risponde a precisi dettami fisiologici (necessità di ridurre gli atti di deglutizione durante il sonno), oltre ovviamente a ciò che la sera precedente si è ingerito. Vi sono poi delle forme di alitosi che hanno una maggiore importanza sotto il profilo medico, in quanto espressione di malattie in atto oppure di terapie farmacologiche.A questo proposito è senz’altro utile sapere che la grande maggioranza delle forme di alitosi ha una origine orale. L’odontoiatra ha un ruolo certamente centrale nella intercettazione e nel trattamento del disturbo. Ma al suo fianco anche il medico di famiglia è figura da tenere sempre presente come riferimento terapeutico. La parodontite ovvero la patologia di natura infiammatoria cronica che colpisce i tessuti di sostegno dei denti (gengiva e osso principalmente) e che può condurre alla perdita progressiva degli elementi dentari, è la malattia orale che più frequentemente si manifesta con alitosi.

Anzi, in alcuni casi, proprio l’alitosi rappresenta un sintomo spesso precoce che il soggetto può iniziare ad avvertire prima di qualsiasi altro disturbo. L’emissione di cattivo odore da parte di chi è affetto da malattia parodontale avviene per la presenza nel suo ambiente orale di una elevata quantità di composti volatili solforati. Sono sostanze chimiche prodotte dal metabolismo di alcuni batteri responsabili della parodontite. Tali microrganismi si annidano in elevatissime quantità nelle tasche parodontali, ovvero negli spazi formatisi tra dente e gengiva a seguito della distruzione dell’osso. La restante percentuale di alitosi riconosce una causa extraorale. Dovuta a varie malattie sistemiche, quali epatopatie (malattie del fegato), nefropatie (malattie dei reni), patologie delle vie respiratorie (polmoni, laringe, seni paranasali), patologie dell’apparato digerente. Anche l’assunzione prolungata di alcuni farmaci sembra essere responsabile di alitosi. Probabilmente a causa di un’elevata concentrazione del principio attivo nella saliva o nei tessuti gengivali. Alcune malattie delle ghiandole salivari che inducono una riduzione del flusso salivare possono potenzialmente causare alitosi. La saliva ha, in questo caso, la capacità di diluire le sostanze volatili “alitogene”. Questo accade perché può essere presente una riserva di batteri che producono composti solforati a livello del terzo dente posteriore. Spesso i loro substrati metabolici ricoprono la superficie della lingua anche in regioni più anteriori.

Il trattamento dell’alitosi deve essere preceduto da un iter diagnostico ben preciso per accertare l’eziologia del problema. Se la causa è la scarsa igiene orale, la terapia sarà una pulizia professionale svolta nello studio dentistico, anche in più sedute. Se l’odontoiatra o l’igienista dentale lo riterranno opportuno verrà concordato con il paziente un metodo di applicazione per le tecniche di igiene orale e una serie di controlli ravvicinati nel tempo per monitorare il miglioramento. L’odontoiatra si occuperà inoltre di curare l’alitosi temporanea causata da carie o ascessi presenti nell’arcata dentaria. Le cause dell’alitosi possono ricercarsi anche in patologie sistemiche (es. cirrosi epatica o diabete mellito) a causa delle particolari condizioni metaboliche che si instaurano. In questo caso la terapia sarà concordata con il medico specialista.

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