Ama, contagi in crescita tra i lavoratori: Ora basta! non siamo cavie

“La misura è colma, non subiremo altri lutti in Ama per pressappochismo e superficialità”

ama contagi covid

Dipendenti Ama in servizio

Sono 55 i dipendenti della municipalizzata che gestisce i rifiuti della Capitale risultati positivi al covid, secondo gli ultimi dati. I contagi in Ama non si fermano. In queste condizioni, sarebbero a rischio alcune tappe del servizio di raccolta quotidiano, come la raccolta rifiuti a Roma est.

“Ora basta! Le lavoratrici e i lavoratori di Ama non sono le cavie da esporre al Coronavirus”. Così in una nota il segretario regionale Uiltrasporti Lazio Alessandro Bonfigli.

Salute dei lavoratori la cosa più importante

“I contagi in Ama sono aumentati vertiginosamente, non si conoscono i numeri reali nemmeno in anonimato”, spiega il segretario Uiltrasporti Lazio.

“Avevamo chiesto la presenza dell’amministratore unico nel ultimo incontro del Comitato tecnico Covid 19 ma per altri impegni non c’era, pazzesco”, continua Bonfigli.

“Cosa c’è di più importante ora della salute dei nostri lavoratori? Se avesse voluto avrebbe chiesto di riconvocare l’incontro per essere presente.

Da qui torna tutto, aumenti economici dati a dirigenti, funzionari e impiegati capi area equivalenti a 150 rinnovi contrattuali non meno di qualche mese fa in piena pandemia.

Condannati ad alto tasso assenza per malattia

Nemmeno i termoscanner o termometri per misurare la temperatura, nemmeno la sanificazione e igienizzazione mirata e costante dei mezzi e dei luoghi di lavoro.

Per non parlare dei capi vestiario ancora ad oggi non conformi alle misure dei lavoratori e alle disposizioni previste, non si sa se sono dpi o indumenti di lavoro, non ci sono etichette nei precedenti che attestano questo.

Non accettiamo più che questo rischio di inadeguatezza sia la condanna definitiva dei lavoratori all’innalzamento del tasso di assenza per malattia -quarantena obbligatoria.

Diritto salute, retribuzioni e sicurezza lavoro

Si ritirino da subito gli aumenti dati in modo assolutamente grave ed inappropriato e si distribuiscano quei soldi per aumentare la prevenzione e il contrasto al Covid. Un ufficio prevenzione e protezione sguarnito di personale e lasciato allo sbando più totale quando andava potenziato proprio ora.

Basta la misura è colma, non subiremo altri lutti in Ama per pressappochismo e superficialità, ci prepariamo alla mobilitazione per il diritto alla salute, alle retribuzioni e alla sicurezza nel Lavoro. Chiediamo una convocazione urgente del tavolo Covid Ama con la presenza dell’amministratore unico”. (Com/Enu/ Dire)

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