Anci Lazio, un segnale positivo dalla Legge Finanziaria per i compensi dei sindaci

“La nuova legge finanziaria ha portato importanti novità per i Comuni” – dice Lubiana Restaini di Anci Lazio

Lubiana Restaini, Anci Lazio

Lubiana Restaini, responsabile Anci Lazio della Consulta dei Piccoli Comuni

Riceviamo e pubblichiamo da Lubiana Restaini – Coordinatrice Consulta Anci Lazio Piccoli Comuni.

“La nuova legge finanziaria ha portato importanti novità per gli Enti Locali e in particolare per i Comuni. Infatti l’art. 146 in materia di indennità opera una svolta storica equiparando gli emolumenti dei Presidenti delle Regioni a statuto ordinario, a quello dei Sindaci Metropolitani e da quel 100 % a scendere proporzionalmente per numero di abitanti, per tutti Sindaci.

Un riconoscimento del lavoro dei sindaci dei Piccoli Comuni

Naturalmente c’è una sproporzione troppo marcata tra l’equiparazione suddetta e quella dell’indennità aumentata del 16% ai Sindaci di Comuni sino a 3000 abitanti, che conferma l’errata percezione del legislatore sul compito che viene svolto nelle aree interne e montane in tantissimi piccoli Comuni. Ma il segnale comunque c’è ed è una prima risposta alla disaffezione alle urne dell’ultima tornata di elezioni amministrative ed alla scarsissima propensione a candidarsi ovunque in Italia, per amministrare un Comune.

Gli aumenti scatteranno gradualmente in un triennio per consolidarsi dal 2024 e non avranno completa copertura statale, ma graveranno in parte, almeno sino al 2024, sulle casse comunali, il che non è poi quanto ci si auspicava.
Abbiamo più volte invocato che con la riduzione dei Parlamentari le economie conseguite fossero destinate agli amministratori locali. Ebbene quella sarà una grande occasione di giustizia ed equità democratica, se le indennità locali saranno assorbite nel bilancio dello stato.

Il regime previdenziale dei sindaci

Restano naturalmente tutte le questioni che ANCI ha posto da tempo sul regime previdenziale dei Sindaci. Come l’intollerabile privilegio dei vitalizi conseguibili in una giornata di presenza al Parlamento e zero contributi che vigono per chi con enormi sacrifici e grandi responsabilità opera nei Comuni. Così pure il reato di abuso d’ufficio che per una nuova e più corretta formulazione, per il momento solo un annuncio. Passo dopo passo, lentissimamente, ma qualcosa si muove”.

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