Ardea, “E adesso il sindaco Savarese faccia rispettare le leggi”

Una delegazione di cittadini ha incontrato il vice sindaco per chiedere di ripristinare la legalità in alcuni consorzi di Ardea

In data giovedì 7 settembre, il Vice Sindaco di Ardea Ugo Bonaccorso e il Dirigente di settore Paolo Terribili, hanno ricevuto una delegazione di cittadini che chiedevano di ripristinare la legalità in alcuni Consorzi di Ardea. Al termine dell’incontro, si legge, i due Amministratori hanno promesso di fare i dovuti accertamenti per poi procedere di conseguenza. Ebbene, anche questa Amministrazione, come quelle passate continua a perseverare e a prendere tempo a tutela di chi viola la legge. Sono circa 10 anni che gli accertamenti sono stati fatti e quindi è ora che si cominci ad agire. Ad Ardea ancora viene permesso ai privati di impossessarsi abusivamente del bene pubblico, strade ed aree comunali, nonché delle spiagge demaniali. Ai cittadini viene impedito l'accesso attraverso sbarre, cancelli e opere in muratura. Nonostante da anni, i cittadini di Ardea si battono per il ripristino della legalità, né le Amministrazioni Comunali succedutesi, né le altre Autorità locali si fanno carico di risolvere il problema come effettivamente prevede la legge.

Partiamo dal principio che le violazioni sono di carattere penale e non amministrativo come chi di dovere vuole fare credere, tanto che gli abusi sono previsti e puniti da:

Art. 55 Codice Navigazione – Nuove opere in prossimità del demanio marittimo

L’ esecuzione di nuove opere entro una zona di trenta metri dal demanio marittimo o dal ciglio dei terreni elevati sul mare è sottoposta all’ autorizzazione del capo del compartimento. Per ragioni speciali, in determinate località la estensione della zona entro la quale l’ esecuzione di nuove opere è sottoposta alla predetta autorizzazione può essere determinata in misura superiore ai trenta metri, con decreto del Presidente della Repubblica, previo parere del Consiglio di Stato. L’ autorizzazione si intende negata se entro novanta giorni l’ amministrazione non ha accolta la domanda dell’interessato. L’autorizzazione non è richiesta quando le costruzioni sui terreni prossimi al mare sono previste in piani regolatori o di ampliamento già approvati dall’ autorità marittima. Quando siano abusivamente eseguite nuove opere entro la zona indicata dai primi due commi del presente articolo, l’ autorità marittima provvede ai sensi dell’ articolo precedente.

Art. 1161 Codice Navigazione

La collocazione sull’arenile di strutture balneari, quali ombrelloni, lettini e simili, atteso che per la configurabilità del reato non è necessario che l’attività di ostacolo all’uso pubblico venga realizzata in modo da escluderne la fruibilità in termini assoluti (ad esempio, con apposizione di cancelli o reti), ma è sufficiente una condotta che limiti o comprima l’uso medesimo, dato che il bene giuridico tutelato dalla norma è l’interesse della collettività ad usare pienamente l’area demaniale.

Sentenza 16 febbraio 2001 n. 15268 depositata dalla terza sezione penale della Corte di Cassazione:

Nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia".  In aggiunta dei quanto sopra c’è da sottolineare che le strade di accesso al mare, oltre le barriere abusive, sono Comunali e quindi pubbliche e molte di queste sono state interrotte da muri divisori, abitazioni ed altre opere murarie che impediscono la libera circolazione, per non parlare dei parcheggi privati delimitati sulle stesse vie pubbliche da parte degli abitanti degli “pseudo-consorzi” mai riconosciuti da alcuno, e della trasformazione dei box auto a mini appartamenti la cui regolarità è tutta da accertare e che dire della spiaggia demaniale recintata ad uso privato e la spianatura della macchia mediterranea per solarium privati?

Walter Giustini ex Comandante della stazione dei carabinieri di Ardea. "Dalla mia esperienza trentennale nell’Arma dei Carabinieri è giunta l’ora che io spieghi al neo Sindaco Savarese, le modalità con le quali dovrà risolvere l’annoso problema anche al fine di evitare responsabilità penali quali il concorso nei reati e l’abuso d’ufficio. Il Primo Cittadino dovrà incaricare la Polizia Locale di procedere:

1) al sequestro penale di ogni tipo di barriera architettonica che impedisca il libero accesso al mare e nei confronti dei responsabili per abusivismo edilizio in quanto tali;

2) disporre l’abbattimento di tutte le opere permanenti che impediscono il libero transito sulle strade comunali;

3) il ripristino dello stato dei luoghi sia per i parcheggi abusivi sulle strade pubbliche, sia al riguardo la trasformazione dei box auto qualora vengano riscontrate violazioni penali, che per la spiaggia recintata per uso privato.

Mi auguro che il Sindaco Savarese porti finalmente un po’ di legalità in questa città martoriata dal malaffare al fine di farci vivere in un posto dignitoso".

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