Avv. Carlo Affinito, l’opposizione a decreto ingiuntivo: un caso di responsabilità professionale dell’avvocato per tardività dell’opposizione

Fondamentale per gli avvocati, rispettare rigorosamente i termini processuali, per evitare conseguenze negative per i loro assistiti e per sé stessi

Responsabilità professionale dell'avvocato in caso di opposizione tardiva a decreto ingiuntivo avvocato Carlo Affinito

Il Giudice di Pace di Velletri, dott.ssa Francesca Collu, ha adottato una decisione significativa il 10 giugno scorso, in un procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo, riguardo alla decorrenza del termine per proporre opposizione a un decreto ingiuntivo, notificato ai sensi dell’art. 140 c.p.c. 

Il caso in questione ha visto l’avvocato difensore proporre l’opposizione oltre il termine previsto, sostenendo che il conteggio dei quaranta giorni dovesse iniziare dal ritiro dell’atto presso la casa comunale e non dal semplice ricevimento dell’avviso con raccomandata.

La decisione del Giudice di Pace

Nel provvedimento emesso, il Giudice di Pace ha chiarito che, in conformità con quanto stabilito dalla Suprema Corte, il termine per proporre opposizione decorre dal ricevimento della raccomandata informativa e non dal successivo ritiro della stessa. In particolare, la Corte di Cassazione ha affermato che “la notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c. si perfeziona per il destinatario dal momento del ricevimento della raccomandata informativa o comunque decorsi dieci giorni dalla sua spedizione” (Cass. 5556/2019; Cass. 19772/2015).

In particolare, soltanto “le notificazioni a mezzo del servizio postale si perfezionano decorsi dieci giorni dalla spedizione della raccomandata o al momento del ritiro del piego contenente l’atto da notificare, se anteriore” (Cass. 28627/2017; Cass. 26088/2015; Cass. 3499/2012; Cass. 14606/2005). Non occorre confondere, quindi, le notifiche effettuate a mezzo posta, con la notifica effettuata ai sensi dell’art. 140 c.p.c., ancorché anche per quest’ultima si utilizzi il servizio postale.

Infatti, nelle notifiche ai sensi dell’art. 140 c.p.c., la notifica si perfeziona con il ricevimento della raccomandata informativa, reputato idoneo a realizzare (non l’effettiva conoscenza, ma) la conoscibilità del deposito dell’atto presso la casa comunale e a porre il destinatario in condizione di ottenere la consegna e di predisporre le proprie difese nel rispetto dei termini eventualmente pendenti per la reazione giudiziale. Pertanto, la data rilevante per il computo del termine di opposizione, in caso di notifica ex art. 140 c.p.c., è quello di ricevimento della raccomandata, non quella del ritiro presso la casa comunale.

Il caso specifico

Nel caso specifico esaminato dal Giudice di Pace di Velletri dott.ssa Francesca Collu, l’opposizione è stata dichiarata tardiva, essendo stata proposta computando il termine erroneamente a partire dal ritiro della raccomandata presso la casa comunale, mentre la notifica era perfezionata con il ricevimento della raccomandata informativa. Il giudice ha quindi concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto e ha fissato i termini per l’ammissione dei mezzi istruttori.

La responsabilità professionale dell’avvocato

In un caso analogo, il Tribunale di Siracusa, con la sentenza n. 1258 del 5 novembre 2010, ha sancito la responsabilità professionale dell’avvocato in caso di tardiva proposizione dell’opposizione a decreto ingiuntivo. La sentenza ha evidenziato come tale ritardo rappresenti un comportamento negligente, configurando gli estremi della colpa professionale e obbligando l’avvocato a risarcire i danni subiti dal proprio cliente.

Inoltre, è stato riconosciuto che la perdita della possibilità di ottenere un risultato favorevole, dovuta all’impossibilità per il giudice di esaminare il merito delle questioni proposte in caso di opposizione tardiva, costituisce un danno risarcibile anche in via equitativa. Il cliente ha diritto, inoltre, alla restituzione del compenso corrisposto all’avvocato che abbia proposto tardivamente l’opposizione.

Questi pronunciamenti sottolineano l’importanza per gli avvocati di rispettare rigorosamente i termini processuali, al fine di evitare conseguenze negative per i loro assistiti e per sé stessi in termini di responsabilità professionale. La corretta interpretazione delle norme relative alla notifica e alla decorrenza dei termini è cruciale per garantire una difesa efficace e tempestiva.

Avv. Carlo Affinito