Camion Bar a Roma. Dipartimento assente in Commissione, Coia: deplorevole

La commissione, ha visto anche questa volta la partecipazione ha visto anche questa volta la partecipazione di numerosi operatori con Alfiero e Mario Tredicine

“Avevo convocato il dipartimento Sviluppo economico per avere contezza dei risultati del Tavolo sul decoro, ma dopo vari solleciti con sommo rammarico solo oggi alle 14 ho ricevuto risposta che non sarebbe venuto nessuno. E’ un comportamento deplorevole e inaccettabile. Lo scriverò al Segretario generale”. Andrea Coia (M5S) ha aperto così oggi la commissione Commercio che doveva discutere il lavoro del Tavolo sul decoro che sta pianificando il commercio su area pubblica nel Centro storico.

Dopo i primi spostamento degli ambulanti, tra cui camion bar e urtisti, avvenuti sotto l’amministrazione Marino, il tavolo interistituzionale, a cui siedono ministero dei Beni culturali e Campidoglio, sta procedendo con la riorganizzazione dei posteggi per liberare dalle bancarelle altre aree monumentali del Centro storico.

La commissione, iniziata con forte ritardo a causa delle riunioni sul Bilancio, ha visto anche questa volta la partecipazione di numerosi operatori, tra cui il presidente di Apre Confesercenti, Alfiero Tredicine, e quello di Upvad Confcommercio, Mario Tredicine.

In via del Tritone, anche la consigliera del I Municipio, Nathalie Naim, alcune associazioni dei cittadini e un rappresentante dell’assessorato allo Sviluppo economico arrivato però “soltanto per seguire i lavori”. Coia ha spiegato loro di conoscere “soltanto le vecchie istanze del Tavolo risalenti al 2014, ma ero interessato a capire a che punto è arrivato il lavoro.

L’assessore Meloni e la dottoressa Sari (ex capo del dipartimento, ndr) mi hanno detto che si stava procedendo al completamento dei piani del I Municipio. Mi riprometto di convocare al più presto una nuova commissione, avendo certezza della presenza di tutti gli attori”. Tant’è, una rassicurazione che non è bastata a rinviare la discussione.

“L’amministrazione non può ripianificare il commercio su area pubblica in Centro a colpi di accetta o con il metodo che ha usato la vecchia amministrazione”, ha detto Alfiero Tredicine che ha ricordato “le proposte della categoria che però non sono mai riuscite ad arrivare al Tavolo sul decoro. Certo – ha detto – se si pensa di continuare a spostare le postazioni sul Lungotevere, come ha fatto Marino, continueremo la nostra battaglia”.

Certo è per Coia che “pensare che tutto ciò che è presente vada mantenuto è improponibile, ferma restando la concertazione”. Per il presidente “va intrapreso un percorso partecipato per trovare eventuali collocazioni in altri luoghi”. Il punto per Coia è che “ormai si è sviluppata un’allergia dei cittadini ai camion bar. Ma credo che se sono messi davanti al Colosseo è un conto, al Gianicolo è un altro”. Eppure, per Mario Tredicinequello che ha fatto il Tavolo per il decoro in passato è contro la legge.

Dovrà annullare tutto quello che ha fatto in base al decreto Scia 2 che dice di sentire le organizzazioni sindacali, cosa che il Tavolo non ha fatto”. E invece quel lavoro “deve proseguire e deve essere attuato anche per luoghi fontana di Trevi e Pantheon. Perché ancora non sono state spostate le bancarelle?“, ha chiesto Naim, la quale ha aggiunto che però “non è giusto che restino altre postazioni, come le edicole.

E’ in corso una procedura per 50 nuove autorizzazioni di vendita di prodotti editoriali. E allora, togliamo attività autorizzate, anche se solo in parte, per rilasciarne altre? Bisogna attuare in pieno il Tavolo sul decoro, che è stato impropriamente bloccato, e impedire che le edicole diventino banchi e vengano rilasciate nuove autorizzazioni proprio in quei luoghi.

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