Caro bollette, taglio utenze per morosità: negozi costretti a chiudere

Un paio di attività non riesce a pagare le bollette smisurate e le società energetiche gli tagliano le utenze per morosità

Caro bollette

Dopo la chiusura dei negozi a causa della crisi scatenata dalla pandemia, ricomincia una nuova era delle serrande abbassate scatenata dal caro bollette. 

Caro bollette e taglio delle utenze a chi è moroso 

Al centro della campagna elettorale balneare, i partiti politici e i numerosi dibattiti, che hanno coinvolto l’opinione pubblica, hanno avuto come tema le cifre esorbitanti richieste dalle aziende energetiche. Dallo scoppio della guerra in Ucraina e al consequenziale aumento del tetto del gas europeo alla borsa di Amsterdam, i primi a porre la problematica dei costi sono stati i commercianti preoccupati dell’impossibilità di pagare le bollette e, dunque, dell’inevitabile chiusura delle proprie attività. 

Una preoccupazione sempre più reale, dato che all’impennata delle bollette si è aggiunto anche il taglio della fornitura da parte delle aziende verso i clienti morosi. 

A denunciare questo danno, come viene riportato dal quotidiano La Stampa, è per primo Claudio Porlisi titolare di un bar a Frosinone, che qualche giorno fa ha ricevuto dalla società energetica l’avviso dello stacco delle utenze di luce, gas e telefonia. La giustificazione utilizzata è stata che “alcune offerte sono diventate insostenibili per una eccessiva onorosità sopraggiunta e non prevedibile”

Medesima sorte è toccata a Patrizia la titolare di un bar romano, la quale a sua volta ha subito la sospensione del servizio della luce. In questo caso però la ragione è da indirizzarsi al non pagamento dell’ultima fattura. L’importo equiparerebbe a circa 4 mila euro, una cifra che la commerciante non può pagare. 

Tuttavia, il taglio delle utenze non ricade soltanto sulle attività commerciali, ma anche su intere palazzine. Infatti, anche numerosi condomini hanno ricevuto nei precedenti mesi bollette esorbitanti che probabilmente non riusciranno a pagare. Un esempio eclatante è un palazzo di 30 appartamenti a Palermo che a causa delle morosità pregresse ha avuto avuto il taglio della fornitura del gas. 

Cattivi pagatori: 70 società di fornitori a rischio fallimento

Fortunatamente questi sono considerati ancora dei casi isolati e non diffusi, “ma stanno crescendo in fretta: da un focolaio isolato, ci troveremo di colpo con migliaia di casi in tutto il Paese”. Ha sollevato le sue preoccupazioni Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, denominando la situazione come una “pandemia energetica”. 

Si attende adesso l’arrivo delle nuove bollette. In questa situazione basterebbe una sola rata arretrata per essere inserito nella lista dei cattivi pagatori. Entrare nella lista nera, soprattutto per chi ha sempre pagato regolarmente, è una macchia indelebile che potrebbe causare anche difficoltà con pagamenti futuri. 

Attualmente alcuni fornitori sono nell’orlo del fallimento, per questo motivo molte società hanno deciso di avviare una scrematura dei clienti che possono avere un alto livello di rischio. Le società a rischio fallimento sembrerebbero 70, secondo i dati forniti da Utilitalia, federazione che riunisce  circa 450 utilities. 

I parametri saranno molto riagiti, verranno presi in esame non solo i pagamenti tracciabili, ma anche problemi con mutui o carte di credito. Qualsiasi piccola criticità potrà essere un movente per entrare nella lista nera dei cattivi pagatori.