Carpineto Romano, storia e tradizione rivivono nel Pallio della Carriera

Tra antiche tradizioni, arti in strada ed enogastronomia torna la venticinquesima edizione della manifestazione cardine dell’estate carpinetana. Dal 19 agosto al 3 settembre con un calendario ricco di eventi per tutte le età

Immaginate di trovarvi in un meraviglioso ducato immerso nel verde di maestosi monti e circondato da bellezze paesaggistiche da togliere il fiato. Ora, immaginate di passeggiare assieme a un corteo seicentesco, tra sfarzi e tradizioni popolane, omaggiando la bellissima patrona di questo ducato, Donna Olimpia Aldobrandini, nelle sue raffinate vesti regali. Ci troviamo nei magici scenari del “Pallio della Carriera” nel piccolo comune di Carpineto Romano. La manifestazione curata dall’Ente Pallio della Carriera, in collaborazione con il Comune di Carpineto Romano, giunge quest’anno alla sua venticinquesima edizione con un calendario ricco di esperienze culturali, artistiche ed enogastronomiche adatte a tutte le età. Vi invitiamo a calarvi nelle suggestioni che la storia e la tradizione di questa iniziativa raccontano, e ad assaporare la cucina tipica all’interno delle osterie gestite dai sette Rioni Storici: da ‘Jo Laco’ a ‘San Pietro’, passando per ‘S. Agostino’ e ‘Jo Curso’, per poi giungere a ‘Jo Moro’ e ‘San Gnaco’ fino a concludere con ‘Jo Casteglio’.

“Il Pallio della Carriera prende spunto da un progetto di studio del Professor Italo Campagna – racconta Roberto Cacciotti Presidente dell’Ente Palio – e venne riproposto in chiave moderna nel 1993. Figure chiave di questa manifestazione sono il Cardinale Pietro Aldobrandini e sua sorella Donna Olimpia che possedettero il feudo di Carpineto Romano nel XVI secolo, periodo di maggior fioritura di questo territorio. Artisti come Caravaggio contribuirono ad abbellire la cittadina lepina con opere di pregio come il San Francesco in meditazione, per secoli custodito nella chiesa di San Pietro Apostolo”.

E’ proprio l’arte caravaggesca a ispirare i meravigliosi costumi d’epoca confezionati dalle sartorie dei diversi Rioni. “I costumi sono circa 400 – racconta Tiziana Mastromatteo costumista del Pallio – e una parte di essi si rifà proprio alle opere di Caravaggio, per omaggiare l’artista che la tradizione vuole si sia ristorato in questo territorio a seguito delle sue traversie”. Camice ampie e maniche a sbuffo, colli plissettati, tessuti preziosi e antiche calzature fanno di questa rievocazione storica qualcosa di assolutamente esclusivo, visto il lavoro di studio per la creazione del bozzetto e il complesso lavoro sartoriale per la sua realizzazione.

Il Pallio della Carriera è un momento di forte aggregazione comunitaria, in cui a essere protagonisti sono proprio i giovani, che quest’anno, grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro ideato dall’Istituto Tecnico Cannizzaro di Colleferro in concomitanza con l’Ente Pallio, hanno dato il loro prezioso contributo alla ricostruzione storica dei 25 anni di Pallio del Rione di S. Pietro. “I ragazzi hanno lavorato senza sosta – rivela Maria Cristina Mancini professoressa dell’istituto tecnico e ideatrice del progetto – mossi unicamente dal proprio senso di appartenenza. L’amore che impiegavano nella ricostruzione della loro storia rionale era tale da portarli spesso a sforare le ore che dovevano coprire”.

La forza del Pallio non sta solo nella rievocazione storica, ma soprattutto nei momenti di forte condivisione all’interno delle cucine rionali dove vieni avvolto dagli odori delle ricette tradizionali che nonne e  nipoti si tramandano negli anni lavorando l’una di fianco all’altro. Storie di confronto dove ad essere condivise non sono solo le idee, ma anche le esperienze personali, in alcuni casi difficili, che vengono superate anche grazie al supporto di questa grande famiglia. 

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