Cassino, ispezionata macelleria: confiscati 550 prodotti senza etichetta

Nell’ambito di operazioni per il controllo del territorio, i Carabinieri hanno arrestato un pusher di 19 anni

Nella giornata di ieri, a Cassino, i militari della locale Compagnia, unitamente a personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità Carabinieri di Latina, nell’ambito di un predisposto servizio teso alla verifica dell’osservanza delle norme igienico sanitarie, hanno proceduto al controllo di una macelleria gestita da un magrebino sita in centro città. Nel corso del controllo gli operanti rinvenivano e sottoponevano a sequestro 550 confezioni di derrate alimentari varie, trovate sprovviste di etichettatura in lingua italiana, nonché rilevavano l’insufficiente stato di pulizia dei locali e la mancata attuazione della procedura di autocontrollo. Il titolare veniva sanzionato con ammende di 3.166,00 euro e 2.000,00 euro  e segnalato all’ASL di Cassino per le prescrizioni di competenza.

Sempre a Cassino, i militari del NORM della locale Compagnia, nell’ambito di predisposti servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del consumo di droga, traevano in arresto per il reato di “spaccio di sostanze stupefacenti” un 19enne del luogo, già censito per guida senza patente. Il predetto veniva sorpreso dai militari operanti subito dopo aver ceduto 2,17 grammi di cocaina ad un 20enne del posto. Nella circostanza i due giovani, alla vista dei Carabinieri, si introducevano all’interno di un palazzo di Cassino e mentre salivano le scale lanciavano da una finestra un involucro di colore bianco. Tale gesto non passava inosservato ai militari che immediatamente bloccavano i due e recuperavano l’involucro di cui si erano liberati.  Stante la flagranza i predetti venivano sottoposti a perquisizione personale che consentiva di rinvenire, a carico del 19enne arrestato, la somma di euro 150,00 risultata provento dello spaccio di stupefacente compiuto poco prima.  Lo stesso, ad espletate formalità di rito, veniva condotto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre la droga e la somma rinvenuta venivano sottoposti a sequestro. L’acquirente, invece, veniva segnalato alla Prefettura di Frosinone, quale assuntore;

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