Cassino, lo usavano come bazar della droga: chiuso noto bar

Frequentato dai clan camorristici della zona che lo usavano come quartier generale da cui partivano tutti i traffici illeciti

Sospensione dell’autorizzazione amministrativa all'esercizio pubblico nei confronti del titolare di uno dei più noti bar di Cassino. Il provvedimento è stato preso dal questore di Frosinone a seguito di indagini svolte nel campo dello spaccio di sostanze stupefacenti nel corso della quale, secondo quanto riferisce una nota della questura, sarebbe emerso che il titolare aveva dato il suo 'benestare' affinché il suo locale divenisse un vero e proprio bazar della droga: acquisto, trasporto, detenzione, cessione e spaccio al minuto di hashish, marijuana e cocaina.

A motivare l’adozione del provvedimento vi è anche l’abituale frequentazione dell’esercizio pubblico di soggetti appartenenti a clan camorristici in trasferta dalla vicina Campania e di pregiudicati della zona, che avevano fatto del locale un ritrovo per i loro loschi affari. In questa base organizzativa, il titolare del bar faceva da 'palo' alle attività illecite del sodalizio criminoso, avvisando tempestivamente dell’arrivo delle Forze dell’Ordine. Tra le criticità rilevate dal personale del Commissariato di Cassino vi è anche la particolare posizione del bar, in piazza San Giovanni, posto nel centro cittadino e nelle vicinanze dell’omonima chiesa, ritrovo di giovani e bambini, che amplificano la grave turbativa all’ordinato e sicuro svolgimento della vita sociale del luogo. La chiusura dell’attività, notificata oggi da personale dagli agenti di polizia e disposta per un tempo pari a 7 giorni. (OMNIROMA)

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