Colleferro, Re.tu.va.sa: “Comune decida su Revamping e discarica”

“Il nostro intento è di spingere maggioranza e opposizione ad approvare una mozione contro discariche e inceneritori”

"Una presa di posizione ufficiale da parte dell'amministrazione comunale di Colleferro contro il nuovo piano industriale di Lazio Ambiente su inceneritori e discarica. E' la richiesta dell'associazione Re.tu.va.sa (Rete per la tutela della Valle del Sacco), che dal 2009 porta avanti le battaglie a tutela dell'ambiente in uno dei luoghi più inquinati d'Italia, la Valle del Sacco, inserita tra i 57 Siti di Interesse Nazionale.

"Il nostro intento è di spingere maggioranza e opposizione ad approvare una mozione contro discariche e inceneritori. Abbiamo bisogno di un documento ufficiale da cui partire per delineare il futuro riguardo alla gestione dei rifiuti, compresa l'impiantistica", dice all'agenzia Dire Alberto Valleriani, presidente di Re.tu.va.sa.

"Il progetto messo in cantiere da Lazio Ambiente S.p.a., di cui la Regione è socio unico, prevede tra 2016 e 2017 ingenti investimenti destinati agli impianti di smaltimento di rifiuti di Colleferro, in particolare al revamping delle due linee di incenerimento e alla creazione di nuovo spazio all'interno della discarica di Colle Fagiolara", fanno sapere dall'associazione.

È contro questo progetto che Re.tu.va.sa. chiede "oltre ad un atto ufficiale, anche una discussione pubblica in aula consiliare che è necessaria come momento di informazione per i cittadini che vogliono comprendere le problematiche amministrative complesse riguardanti il proprio territorio".

"A Colleferro l'amministrazione attuale è andata in controtendenza rispetto al passato opponendosi in sede giuridico amministrativa all'atto regionale di rinnovo dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) degli inceneritori e sta predisponendo le osservazioni per il riesame della stessa, procedimento aperto dalla Regione Lazio. Ma ciò non può bastare", dice Re.tu.va.sa.

"Ad oggi, dal giorno dell'insediamento – spiegano dall'associazione – la nuova Giunta non ha mai espresso la propria contrarietà con un atto ufficiale come può esserlo un passaggio in Consiglio comunale attraverso una mozione o qualsivoglia strumento valido che possa realmente confermare la posizione espressa in campagna elettorale.

Per questo è indispensabile che si pronuncino anche le amministrazioni dei paesi limitrofi, per dare avvio alla creazione di un ciclo di rifiuti basato sul criterio dell'autosufficienza a livello locale, con un'analisi dei bisogni e della struttura del territorio. Condizione necessaria", concludono, "per sganciarsi dagli interessi della Città Metropolitana e dalla logica del fare affari sui rifiuti".

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