Colleferro (Rm), Le mamme hanno paura e dicono no al revamping

“Abbiamo paura che i nostri bambini non possano restare nei luoghi in cui sono nati. Abbiamo paura delle malattie respiratorie e dei tumori causati dagli inceneritori”

Le mamme di Colleferro hanno paura, tremano per la salute dei figli e per questo ribadiscono il loro ‘No’ al revamping dei due inceneritori.

Abbiamo paura che i nostri bambini non possano restare nei luoghi in cui sono nati. Abbiamo paura delle malattie che l’inquinamento causato dagli inceneritori possa portare, come le patologie respiratorie e i tumori. Abbiamo paura che nessuno si occupi abbastanza di tutto ciò. Vogliamo monitoraggi e chiediamo che si trovi una soluzione che vada bene per tutti, soprattutto per la salute dei cittadini”.

A parlare ai microfoni della Dire è Marica Arrigo, esponente dell’associazione delle mamme (A.Ma) di Colleferro, cittadina della provincia di Roma, in occasione della manifestazione ‘Rifiutamoli’ dello scorso 8 luglio.

Una paura “giustificata” e a spiegarne i motivi è Ugo Corrieri, coordinatore di ISDE-Medici per l’Ambiente per il Centro Italia.

“Un inceneritore trasforma una tonnellata di rifiuti indifferenziati in 330 kg circa di ceneri e polveri tossiche che vanno in discariche molto più costose di quelle normali. Non eliminano quindi le discariche– prosegue il medico- perché 1/3 del peso deve andare in costosissime discariche per ceneri speciali e ceneri tossiche, mentre dagli altri 2/3 si formano varie tonnellate di fumi con macro e micro inquinanti e polveri ultrasottili pericolosissime.

Anche le acque di raffreddamento, poi scaricate, contengono inquinanti. In sostanza, una tonnellata di prodotti viene trasformata in varie tonnellate di inquinanti ancor più pericolosi dei prodotti originali, che poi si disperdono nell’aria che respiriamo e vanno sui terreni e quindi nei cibi che mangiamo. In un certo senso, tutti noi diventiamo delle discariche. Questo è incenerire”. (Foto di repertorio)

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