Roma-Genoa 1-0: sesto posto garantito

Il colpo di testa di Lukaku, con la squadra in 10, regala la certezza minima dell’Europa League in attesa dell’Atalanta

Roma-Genoa allo Stadio Olimpico

Roma-Genoa allo Stadio Olimpico

Roma-Genoa, ultima partita in casa tra 67334 spettatori, regala alla squadra giallorossa l’aritmetica sesta piazza in campionato davanti alla Lazio, per la qualificazione garantita almeno alla prossima Europa League. Ora l’ultima sfida da onorare con un Empoli assatanato di punti e l’attesa di una difficile combinazione di risultati che potrebbe portare la Roma a giocare la prossima Champions League: il destino è nelle mani altrui.

Roma-Genoa: giallorossi ingolfati

De Rossi per Roma-Genoa recupera Dybala ma solo per la panchina. Per questo l’inventiva viene ancora affidata a Baldanzi, ma rispetto alla partita di sette giorni fa di Bergamo gli viene affiancato Pellegrini, avanzato sulla trequarti liberando un posto da titolare per Bove in mediana.

E dopo un inizio piuttosto compassato con il pallone tra i piedi, sono proprio il capitano e l’under 21 azzurro a confezionare l’occasione migliore del primo tempo. La combinazione Baldanzi-Pellegrini con la palla di ritorno per Baldanzi che libera il sinistro dal limite alto non di molto. Poco dopo un’altra combinazione al centro dell’area con Lukaku, la sponda non è fortunata: sono le uniche due azioni un minimo proficue di costruzione. Da quel momento in poi ogni tentativo di passare da linee centrali viene ammortizzato con il seguente cambio di opzione verso il tiro da fuori, tema delle ultime uscite giallorosse in quanto poco utilizzato. Viene utilizzata a cavallo dell’intervallo ma non con gli interpreti più idonei, che sarebbero i trequartisti. Tre tentativi di Cristante più due di Paredes tutti alti senza insidie. All’atto pratico, una Roma ingolfata

La reazione mentale in 10 contro 11

La mancanza di occasioni nitide continua anche nella ripresa, ma si prova di più la costruzione sugli esterni per la testa di Lukaku, come al 54’ su cross di Angeliño: parata plastica di Martinez. Il cambio dei tenori a supporto del belga – Dybala ed El Shaarawy per Pellegrini e Baldanzi – porta un piccolo cambio di marcia ma è mentalmente che la Roma la vince, soprattutto dopo lo shock dell’espulsione improvvisa di Paredes, cacciato dall’arbitro Manganiello di Pinerolo per aver ecceduto nelle proteste. In 10 contro 11 si vede la migliore Roma, che prova ancora da fuori – Martinez stavolta vola sul mancino velenoso di Angeliño – poco prima del momento topico del match. Dalla trequarti di destra palla al contagiri di El Shaarawy per Romelu Lukaku che stacca al momento giusto e di testa insacca all’angolino alla sinistra di Martinez, stavolta arreso. L’immediato cambio difensivo di De Rossi, con l’inserimento di Mancini, e la difesa strenua nel finale mette in luce ancora una volta Svilar, che vola sulla bordata dai 25 metri di Malinovskiy nel recupero prima del triplice fischio.

Roma-Genoa: il tabellino della partita

ROMA (4-3-2-1): Svilar; Çelik, Llorente, Ndicka, Angeliño (80’ Mancini); Cristante, Paredes, Bove; Baldanzi (63’ El Shaarawy), Pellegrini (63’ Dybala) (91’ Kristensen); Lukaku (91’ Abraham). All. De Rossi

GENOA (3-5-2): Martínez J.; Vogliacco (80’ Vitinha), De Winter, Vásquez; Spence, Frendrup (91’ Ankeye), Badelj (80’ Malinovskiy), Strootman (66’ Thorsby), Martín; Ekuban (66’ Gudmundsson), Retegui. All. Gilardino

Marcatori: 79’ Lukaku

Ammoniti: 72’ Paredes , 80’ Lukaku

Espulsi: 72’ Paredes

Arbitro: Manganiello; Assistenti: Dei Giudici, Moro; Quarto Uomo: Cosso; VAR: Paterna; A-VAR: Pairetto.

Recupero: 0’ primo tempo, 4’ secondo tempo