Comunali Roma, Gualtieri: “Ridurremo Tari del 20%. ‘Poteri forti’? Rispondo così…”

Il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri è intervenuto a RaiNews24 spaziando un po’ su tutti i fronti del suo programma

Roberto Gualtieri

Roberto Gualtieri

Il ballottaggio tra Michetti e Gualtieri si avvicina, e la sfida tra i due candidati a Sindaco di Roma entra sempre più nel vivo. Ai microfoni di RaiNews24, come riportato dall’Agenzia Dire, l’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze, è intervenuto spaziando un po’ su tutti i fronti del suo programma, e ha risposto anche nel merito di una sua ipotetica futura giunta.

Case popolari

“Renderò utilizzabile il patrimonio edilizio pubblico di Roma Capitale per il 110%, che oggi non si può utilizzare per questo, per rimettere a nuovo tutte le case popolari di Roma con uno strumento che da ministro ho contribuito ad attuare”, rivela il candidato per il centrosinistra in merito alle case popolari della Capitale.

Risorse UE

In merito a come gestire i fondi e le risorse dell’Unione Europea Gualtieri risponde così: “Ho già chiesto e ottenuto commissari per le nuove tramvie da realizzare con fondi Ue, come la Tva e la Togliatti, per garantire tempi più rapidi di realizzazione. Stiamo lavorando a un ufficio speciale e uno tecnico che coordinino gli interventi e aiutino e sostengano l’amministrazione a mettere terra le risorse europee nei vari ambiti: dagli asili nido alle 60 case di comunità per l’assistenza territoriale da realizzare, dal milione di alberi che si possono piantare fino alle comunità energetiche che si possono realizzare anche grazie al 110%”.

La squadra

“Vorrei fare come Sala, che è riuscito ad annunciare la squadra pochi giorni dopo le elezioni. Non solo gli assessori, ma anche funzioni e ruoli molto importanti di governance e management, perché come mi disse Rutelli per fare sindaco serve una squadra di 100 persone, e non solo 12 assessori. Sarà una squadra politica ma anche molto civica” ha dichiarato.

Calenda e M5S in giunta

Alla domanda su Carlo Calenda, leader di Azione, sconfitto insieme alla Raggi nella corsa verso la carica di Sindaco di Roma, replica così: “Se Calenda e il M5S entreranno in Giunta? Lo avevamo detto e neanche loro lo hanno chiesto: non c’è stato né un negoziato né trattative per apparentamenti o per entrare in maggioranza. Ringrazio i tanti esponenti che hanno avuto parole di stima per me, da Renzi a Bonino fino a Conte e altri esponenti del M5S: ci sarà una collaborazione con queste forze per fare bene le cose a Roma perché serve una collaborazione larga, ma questo non riguarda un accordo sugli assessorati”.

“Alla manifestazione di sabato devono esserci tutti”

“Naturalmente parteciperò alla manifestazione di sabato e chiedo che partecipino tutti, anche Michetti, perché ci devono essere tutti i partiti uniti a difesa della Costituzione”.

“Ridurremo la Tari del 20%”

Sulla riduzione della Tari dichiara: “Nei prossimi cinque anni, migliorando la raccolta porta a porta e con l’introduzione della tariffa puntuale, puntiamo a una riduzione della Tari del 20%, che la riporterebbe a un livello più corretto che c’è oggi nelle altre città italiane. Sui rifiuti certamente ci sarà una collaborazione con la Regione, che ha il compito di autorizzare gli impianti e noi chiederemo l’autorizzazione per realizzare quelli necessari alla chiusura del ciclo. Faremo impianti moderni e puliti che hanno lo scopo di creare energia pulita”.

“Poteri forti? Rispondo così…”

Sulla vicenda “poteri forti” in cui è stato tirato in mezzo da Enrico Michetti ha risposto così: “Mi sembra un’affermazione abbastanza bizzarra, mi sembra faccia il paio su quella uscita ieri in cui si vantava di non essere mai stato a Bruxelles… Non so se per poteri forti intende l’Europa, ma io sono tra quelli che hanno contribuito a far sì che l’Europa aiutasse l’Italia, superasse le politiche di austerità, ci consentisse di fare i più grandi scostamenti di bilancio della storia dal Dopoguerra per sostenere imprese e famiglie con ristori e prestiti garantiti. E questo è stato possibile anche con il sostegno dell’Europa, che ha sospeso il patto di stabilità e ha deciso di inaugurare una linea diversa improntata all’austerity della crisi precedente. E poi mi sono battuto insieme al Governo, con Conte, Amendola, Sassoli e la Commissione europea con il ruolo fondamentale di Gentiloni, per avere il più grande piano di aiuti economici dal Dopoguerra. Se questi sono i poteri forti da cui bisogna prendere le distanze… E’ una grande forza comune, l’Europa che decide finalmente una politica di solidarietà e di aiuto concreto ai cittadini: bisogna continuare su questa strada, perché quella del nazionalismo e del sovranismo non va da nessuna parte”.

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