Concorsi pilotati e dipendente “vessato”

Merolla: “Solo macchina del fango. Parleranno i fatti”

A meno di 24 ore dal suo rientro da Auschwitz, il Sindaco Antonello Merolla, con una conferenza stampa, interviene sulle notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa relativamente ad un ipotizzato caso di vessazione ai danni di un dipendente comunale e dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica su presunti concorsi “pilotati”.

«Circa il caso del dipendente comunale che sarebbe vessato – ha esordito il Sindaco – ho dato incarico alla nostra avvocatura e all’ufficio personale di verificare se non sia il caso di attivare azioni a tutela del nostro Ente. Il dipendente in questione, infatti, ha sempre viste autorizzate le sue numerose richieste anche a fronte di pareri negativi espressi dai dirigenti da cui dipendeva. Assunto in qualità di geometra nel 1997 come categoria C in servizio presso il Servizio Urbanistica, successivamente con procedura interna veniva inquadrato in categoria D1; quindi nel 2008 presentava istanza di comando presso il Ministero degli Esteri che il Comune autorizzava e dove, dopo un prolungato periodo di ferie (65 giorni) concesse, prestava servizio. Dopo alcuni mesi otteneva dal Sindaco l’autorizzazione a poter partecipare ad un bando del Ministero poi non superato. Così chiedeva il rientro anticipato che il Sindaco concedeva. Affinché la sua assenza non recasse ritardi o pregiudizio ai cittadini che avevano istanze urbanistiche in corso, si è provveduto alla sostituzione del dipendente con competente personale individuato all’interno del Servizio Unico delle Entrate del Comune. Dallo scorso maggio il dipendente è stato assegnato al Servizio Unico delle Entrate per il necessario potenziamento determinato soprattutto dall’introduzione dell’IMU. A novembre scorso, ha inoltre ottenuto l’autorizzazione ad un trasferimento da questo Comune a quello di Sermoneta. Mi sembra evidente che a fronte di ogni sua richiesta, questo Ente, in particolar modo il Sindaco, abbia sempre dato la massima disponibilità concedendo quanto richiesto. Certamente però non si potevano bloccare le pratiche di quell’ufficio in attesa di un eventuale ripensamento e quindi di un rientro dal Ministero, né tantomeno è opportuno né corretto interrompere l’attività intrapresa egregiamente dall’architetto che nel frattempo lo ha sostituito”.

Relativamente all’esposto che ha dato il via all’indagine della Procura della Repubblica sui tre concorsi pubblici svolti lo scorso dicembre debbo premettere il personale orgoglio per la grande trasparenza che caratterizza l’operato di questo Comune, mai venuta meno nemmeno in concorsi in questione.
Questi sono stati indetti a seguito della L.244/2007 che prevedeva la stabilizzazione dei cosiddetti “precari” della pubblica amministrazione. Successivamente il D.L.78/2009 e gli ultimi decreti Monti hanno stabilito invece lo svolgimento comunque di concorsi pubblici riservando tuttavia ai “precari” la possibilità di non dover sostenere pre-selezioni e di un punteggio maggiorato a seguito del servizio già svolto all’interno dell’Ente. Ciò, a mio avviso, rende certamente più facile prevedere che i posti a concorso possano essere vinti da chi già li occupava. Tuttavia non è stato così almeno per tutti e tre i posti messi a concorso. Nonostante la numerosa partecipazione anche da parte di figli, amici e parenti di amministratori presenti e passati, a vincere sono stati i candidati meritevoli. Pertanto sono certo che sia stato fatto un buon lavoro e che si tratti di concorsi senza macchia. Ritengo, invece, che quando non ci si può appellare a nulla di concreto contro un’amministrazione che, nonostante le difficoltà economiche, riesce comunque ad operare per la città e a non sottostare ad eventuali richieste non conformi alle regole, allora si ricorra alla macchina del fango. Ma come già più volte accaduto in passato, saranno i fatti a smentire le accuse infondate».

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