Concorso magistratura 2014 a rischio annullamento

Denunce di gravi irregolarità dopo le prove alla Fiera di Roma

Si sono presentati in 6.800 per 365 posti disponibili. Hanno completato le prove in 3.400.

Già durante le prove si è avuta l'impressione che non tutto filasse liscio. Parecchie segnalazioni di codici commentati utilizzati, di smartphone nascosti e addirittura di tracce diffuse in anticipo rispetto alla dettatura sono infatti arrivate ai magistrati deputati al controllo delle prove.

Nonostante dette segnalazioni, questi ultimi, secondo alcune testimonianze, avrebbero fatto spallucce delle tante segnalazioni rese dai partecipanti, omettendo di prendere gli opportuni provvedimenti, e perfino di verbalizzarle.

Il concorso incriminato è quello per ordinari della Magistratura che aveva già fatto notizia nei giorni scorsi per il rischio che saltasse tutto, dopo il ricorso di un ragazzo disabile impossibilitato a partecipare alle prove per tre giorni consecutivi (poi scongiurato da una sentenza lampo del Consiglio di Stato). 

Nulla in confronto a quello che potrebbe succedere adesso. Il concorso è destinato a fare ancora notizia e forse a saltare davvero, stavolta per annullamento. Bandito con decreto il 30 ottobre 2013 è stato preso d’assalto con 20mila domande. 

Le prove scritte si sono tenute per tre giorni, 25, 26 e 27 giugno 2014, alla Fiera di Roma. 

L’ultima, quella di venerdì, sarebbe stata scandita da una serie di irregolarità tali da spingere alcuni candidati a varcare la soglia della Procura di Roma e al  Codacons di chiedere i verbali della commissione. Molti altri “aspiranti”  stanno organizzando  via web una protesta che potrebbe portare in piazza un sacco di gente, il 7 luglio. 

C’è anche chi sta raccogliendo testimonianze circostanziate e non anonime, che saranno utili a chi vorrà vederci chiaro.  

I problemi sembra abbiano riguardato i padiglioni 3 e 4.  “Più di uno aveva codici commentati” .  “Ho visto alcuni candidati fare il compito a gruppetti e la commissione, invece di intervenire, ha solo chiesto di fare meno rumore”, racconta un candidato. Un'altra  racconta che, a fronte di nessun controllo su alcuni, ad altri veniva effettuata una perquisizione corporale da criminali di strada, parti intime comprese. 

Le irregolarità sono state effettivamente registrate, e sanzionate”. Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha commentato la pioggia di segnalazioni  a seguito della quale il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.

“Al momento non riscontro elementi che vadano nella direzione dell’annullamento della prova”  ha aggiunto il ministro.  

 

Lascia un commento